Cos’è un cluster in analisi tecnica? E quale valenza ha? Sull’indice S&P 500 è questa, a nostro avviso, la prevalente configurazione, andata delineandosi nella seduta del 10 novembre.
In questo articolo spiegheremo cosa si debba intendere per cluster e quale rilievo possa derivare, in analisi tecnica, da tale situazione. S&P 500 su un cluster significativo di tecniche convergenti. Quale scenario si delinea?
Il cluster. Origini musicali ed accezioni in altri campi
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Il termine cluster trova frequente applicazione in musica. Si tratta di note suonate insieme e ravvicinate tra di loro, che solitamente vengono percepite come una dissonanza, ossia note che suonate contemporaneamente non paiono solitamente gradevoli all’orecchio. Tipico uso se ne fa negli strumenti, in cui suonare più note contemporaneamente è agevole. Come sul pianoforte. Meglio ancora tale senso musicale si rinviene in uno strumento come l’organo, per la continuità del suono conferita dall’aria nelle canne, continuità che invece manca in uno strumento a percussione come il pianoforte. La musica, sotto altro profilo, non è che una serie di frequenze, che vibrano a determinati valori.
E questo spiega anche effetti che queste dissonanze, o cluster, possono avere in altri campi.
In fisica, ad esempio, una serie di determinate frequenze può comportare anche interruzione di determinati trend.
E leggi della fisica possono trovare applicazione anche in analisi tecnica.
In tal senso, per cluster intendiamo la convergenza di determinati elementi, la cui presenza sugli stessi riferimenti di tempo e prezzo, definisce spesso punti di inversione.
Un punto importante sull’indice azionario americano
A tale riguardo, abbiamo seguito le quotazioni dello S&P 500 sino alla seduta del 10 novembre, dove i corsi si sono quasi millimetricamente fermati in corrispondenza di un cluster di diversi elementi.
Riscontriamo, infatti, in corrispondenza del massimo, elementi desunti da diverse tecniche.
Dal massimo di questa estate si è formato un canale ribassista, la cui trend line di resistenza interseca il massimo del 10 novembre.
Tale canale è importante anche per potenziali acquisti, o quanto meno chiusura di posizioni short, visto che le trend line supportive, parallele a quella di resistenza, coincidono spesso con dei minimi.
Sul massimo del 10 novembre passano anche riferimenti di un rettangolo di range di Gann. In particolare un setup temporale, un ritracciamento statico ed un angolo tracciato all’interno del rettangolo.
Infine il massimo corrisponde anche ad un target di Magic box.
S&P 500 su un cluster significativo di tecniche convergenti. Quale scenario si delinea? Conclusioni
Dal massimo della scorsa estate l’S&P 500 è inserito in un canale ribassista di medio, i cui minimi e massimi si formano in corrispondenza delle rette di supporto e di resistenza del medesimo. Al momento, e fin tanto che la retta di resistenza non venga violata da una confermata rottura, il trend resta ribassista, con probabili correzioni a partire dalla retta di supporto o sue violazioni ribassiste.
Ma il massimo formatosi venerdì corrisponde non solo ad un massimo lungo il bordo superiore del canale, ma anche ad un cluster tecnico. Probabile, quindi, la ripresa del ribasso, salvo confermate indicazioni in senso contrario.
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