Sostegni e aiuti a commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro regolarmente iscritti agli albi

coronavirus

L’emergenza coronavirus ha portato Governo e Casse di previdenza di categoria a tutta una serie di misure volte a sostenere i professionisti regolarmente iscritti ai rispettivi ordini. Il decreto Cura Italia almeno per adesso non include nel bonus dei €600 i professionisti iscritti agli Ordini; a breve cambieranno le cose anche per loro? È assai probabile. S’intravedono sostegni e aiuti a commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro regolarmente iscritti agli albi. Infatti in questi giorni si sono già mosse in loro sostegno le rispettive Casse di previdenza, che stanno operando lungo tre assi d’intervento. A) Aiuti in caso di contagio o quarantena. B) Gestione dei problemi di ordinaria amministrazione, tipo la scarsità di cassa. C) Sospensione dei versamenti o di altri adempimenti affini.

Le misure a favore dei ragionieri

Vediamo quindi questi sostegni e aiuti a commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro regolarmente iscritti agli albi. In merito ai ragionieri, non si ravvisano slittamento dei termini sul versamento di contributi e gli adempimenti affini. Quindi restano valide le scadenze naturali. L’ordine di categoria (il CNPR) ha tuttavia previsto la facoltà per gli iscritti di pagare fino al 30 aprile senza l’applicazione di interessi o sanzioni. Sul fronte delle coperture sanitarie le Casse dei ragionieri hanno previsto una polizza per eventi quali, ad esempio, l’insufficienza respiratoria o quella cardiaca. Altri sussidi possono essere riconosciute (solo se documentate) nella misura in cui le spese abbiano destabilizzato il bilancio familiare.

Le misure a favore dei commercialisti

Sempre nell’ambito dei sostegni e aiuti a commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro regolarmente iscritti agli albi, vediamo le misure per i commercialisti. L’ordine di categoria, il CNPADC, ha disposto in loro favore che i contributi e gli adempimenti affini siano congelati fino al 31/10/’20. Mentre è sospeso per quest’anno il versamento dei minimi. Sul fronte sanitario ha invece previsto una polizza sanitaria che copra forme di indennizzi vari nel malaugurato caso di contagio o quarantena. Gli interventi però non si fermano qui. Ha rimandato a fine aprile la scadenza del bando (riservato solo agli iscritti “giovani”) per l’acquisto di apparecchiature informatiche (in ottica smart working). E infine la Cassa sta studiando forme tecniche con cui assistere i suoi associati nel caso di crisi di liquidità per motivi legati all’emergenza Covid-19.

Le misure a favore dei consulenti del lavoro

Vediamo infine,  le misure a favore dei consulenti del lavoro. la Cassa mette a disposizione dei suoi iscritti un credito (tetto massimo 50mila €) a tasso agevolato ed ha previsto lo slittamento del pagamento dei contributi. Questi si salderanno tra settembre e dicembre, così come sono state spostate al dopo estate le rateazioni che erano in essere. Sulle coperture sanitarie infine la Cassa di categoria riconosce una quota una tantum di €3.000 per la quarantena o isolamento disposta dalle Autorità sanitarie. E di €10.000 in caso di ricovero.

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