Con l’arrivo della primavera e il ritorno al “pollice verde”, capita di trovare le piante covo di parassiti. Soprattutto se l’inverno non è stato particolarmente rigido e non ci sono state precipitazioni nevose. SOS ecco come salvare le piante di casa aggredite da funghi e parassiti, ma senza riempire il nostro verde di prodotti chimici. Vedremo, infatti con i nostri Esperti della Redazione, come intervenire in maniera naturale, economica ed ecologica.
Acqua e sapone di Marsiglia
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Se la fumaggine si è impadronita delle nostre piante, il rimedio migliore è quello di utilizzare il sapone di Marsiglia. Se non l’abbiamo mai sentita nominare, sicuramente l’avremo vista molte volte. Parliamo di una specie di polverina nera che si è venuto a formare sulle nostre foglie. Solitamente è causata dall’attacco di insetti e parassiti. I contadini la combattono col famoso verderame, ma nel nostro caso laveremo le zone colpite con acqua e sapone di Marsiglia. Se la pianta non è piena di funghi, basterà questo intervento e relativa innaffiatura abbondante. Nel caso, invece non dovesse bastare, allora sarà meglio utilizzare prodotti specifici.
Non male anche il latte col bicarbonato
SOS ecco come salvare le piante di casa aggredite da funghi e parassiti, utilizzando latte e bicarbonato di sodio. È un sistema naturale, pratico ed ecologico per combattere i funghi patogeni che hanno attaccato le nostre piante ornamentali e gli alberi da giardino. Meglio utilizzare il latte scremato, perché il suo acido lattico, unito al potassio è un veleno per i parassiti.
Basterà semplicemente riempire un contenitore dotato di spruzzino con il latte e un paio di cucchiai di bicarbonato. Andiamo a trattare la pianta quando la terra sarà fredda, quindi poco prima del tramonto. Attenzione, però che se dovesse piovere subito dopo il trattamento, converrebbe rifarlo l’indomani. Parallelamente al trattamento, ricordiamoci di eliminare tutte le foglie colpite dai parassiti. Se il latte ha il compito anche di rafforzare la pianta, il carbonato penserà a cicatrizzare i tagli delle foglie asportate. Essendo un trattamento naturale, possiamo farlo tranquillamente ogni due settimane.
Approfondimento
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