La pensione anticipata è il sogno che molti lavoratori desiderano realizzare quanto prima pur di iniziare una nuova stagione della vita. Ma quanto costa accedere all’assegno pensionistico con qualche anno di anticipo rispetto ai requisiti di età? Prima di chiudere definitivamente la lunga parentesi della carriera professionale conviene informarsi sulle somme di denaro da sborsare per smettere di lavorare prima.
Inoltre bisogna valutare quanto effettivamente possa convenire in termini economici rinunciare all’opportunità di un’uscita anticipata. A tal fine torna utile sapere “Quanto aumenta la pensione per ogni anno di contributi?” per decidere con maggiore consapevolezza. Tuttavia di sicuro sorprenderà sapere che non sono molti i soldi da versare all’INPS per andare in pensione prima pagando contributi senza lavorare.
Forse non tutti sanno che esiste la possibilità di pagare la contribuzione volontaria e di accedere anticipatamente alla pensione. Può ricorre al pagamento dei contributi volontari sia chi ha vuoti assicurativi da colmare, sia chi vuole abbandonare l’impiego. Pur tuttavia è necessaria l’autorizzazione da parte dell’Istituto di previdenza e il possesso di un montante di contribuzione di almeno 3 anni. Il richiedente deve provvedere al pagamento dei contributi volontari con 4 versamenti che coprono altrettanti periodi trimestrali. Ma sorprenderà sapere che non sono molti i soldi da versare all’INPS per andare in pensione prima pagando contributi senza lavorare.
Sorprenderà sapere che non sono molti i soldi da versare all’INPS per andare in pensione prima pagando contributi senza lavorare
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Nella circolare n. 27/2021 l’INPS ha comunicato l’ammontare dei versamenti volontari in riferimento anche alle variazioni dei prezzi al consumo. Inoltre l’importo dei contributi cambia anche in relazione alla categoria professionale di appartenenza. Ad esempio gli inoccupati che intendono pagare 1 anno di copertura assicurativa devono sborsare una somma di denaro pari a 2.988,77 euro. Diverso il caso dei lavoratori dipendenti a cui si applica un’aliquota del 33% e che secondo il minimale del 2021 devono versare 68,06 euro. Il che equivale a dire che per il riscatto di 1 anno di contribuzione devono quindi versare 3.539,12 all’anno.
I lavoratori che invece risultano titolari di partita IVA a cui si applica un’aliquota del 25% devono preventivare l’esborso di 3.988,32 euro. Se il desiderio di lasciare l’impiego è davvero pressante sarà più semplice rinunciare ad alcune somme di denaro pur di godere del tempo libero. Ciò vale soprattutto per chi attribuisce maggiore importanza alla serenità di giornate spensierate che ai soldi in giacenza sul conto in banca.
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