Sorprendenti i benefici che potremmo avere da questo legume antico e delicato poco conosciuto

Straordinari benefici di un legume poco conosciuto

Scopriamo le proprietà di un legume poco utilizzato dal sapore dolce e leggero, ricco di sali minerali e vitamine che avrebbe un’azione disintossicante per l’organismo. Grazie ai nutrienti sarebbe un perfetto ricostituente e antiossidante, adatto a chi soffre di anemia e colesterolo alto. Vediamo come usarlo in cucina e coltivarlo in vaso.

Durante la stagione invernale è un vero toccasana preparare delle pietanze calde e nutrienti, che aiuterebbero a patire meno freddo ed accumulare le giuste energie. Per scongiurare l’arrivo di possibili malanni di stagione, infatti, è importante non sottovalutare l’importanza dell’alimentazione, oltre che indossare capi caldi.

Non solo potremo preparare i soliti brodi vegetali o di pollo, ma anche realizzare gustose zuppe e minestre di legumiLenticchie, fagioli, ceci, piselli, soia, sono straordinari ingredienti che aiutano a idratare l’organismofornendo una considerevole quantità di minerali, ottimi per contrastare la stanchezza. Ma siamo proprio sicuri di conoscere tutti i tipi di leguminose?

Bere tisane e indossare capi caldi contro i malanni di stagione

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Sono sorprendenti i benefici che potremmo avere da questa straordinaria pianta  

Rientrano nella categoria delle leguminose tipologie meno note le cicerchie, i lupini, i fagioli azuki, il fieno greco, l’edamame, il gombo e l’alfalfa, chiamata “erba medica”. Proprio quest’ultima non sembra essere molto conosciuta e diffusa ed avrebbe origini asiatiche. È una pianta perenne che produce delicati fiori viola ed è utilizzata soprattutto come foraggio per animali.

Pochi sanno, però, che i suoi germogli avrebbero delle incredibili qualità nutritive, tanto da essere impiegata anche come integratore. Avrebbe alte percentuali di vitamine A, B, C, D, E, K, calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro e proteine, tanto da essere considerato un ricostituente. Contiene anche clorofilla, utile per chi soffre di anemia, per il trasporto di ferro, enzimi digestivi, fibre e altri componenti antiossidanti.

Per queste caratteristiche nutrizionali sarebbero sorprendenti i benefici che potremmo avere dall’alfalfa, come ridurre i livelli di colesterolo, grazie anche agli steroli e saponine. Potrebbe contrastare i sintomi della menopausa, dolori dell’artrite e muscolari, la ritenzione idrica. Sarebbe un perfetto disintossicante, utile per ripulire il fegato, ricostituente anche in caso di particolare stanchezza e potrebbe perfino rafforzare capelli e unghie.

Come usare in cucina l’erba medica e coltivare i germogli 

Possiamo sfruttare questa leguminosa in cucina in diversi modi. Se amiamo sorseggiare un infuso caldo, lontano dai pasti, allora potremo realizzarne uno con pochi cucchiaini di foglie essiccate. Oppure sono buonissimi e delicati i suoi croccanti germogli dal sapore dolce. Si aggiungono a crudo nelle insalate miste, oppure cotti nelle minestre, zuppe, vellutate vegetali, frittate ed estratti. Per cuocerli velocemente usiamo una vaporiera o saltiamoli in padella, anche se sarebbe meglio assaporarli a crudo.

Germogli di erba medica

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Per averli sempre a portata di mano possiamo coltivarli in casa e farli crescere in poco tempo, partendo dai semi biologici. Lasciamo i semi ammollo per almeno 10 ore, poi asciughiamoli e riponiamoli in un barattolo di vetro colmo d’acqua, in un luogo buio. Cambiamo l’acqua più volte al giorno ed al quarto giorno esponiamoli alla luce del sole. In pochi giorni i germogli saranno pronti per essere gustati.

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