In una seduta come quella del 12 gennaio che ha visto il settore Food&Beverage collocarsi sul fondo della classifica delle performance settoriali del Ftse Mib abbiamo avuto la conferma di una tendenza che va avanti ormai da un anno. Davide vince contro Golia. Infatti, sorprendentemente nel settore Food&Beverage c’è un titolo azionario che nell’ultimo anno ha surclassato Campari. A partire dalla prima seduta del gennaio 2022, infatti, le quotazioni di Orsero hanno guadagnato oltre il 16%, mentre quelle di Campari hanno perso oltre il 20%.
La valutazione e le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Orsero
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Il titolo Orsero (MIL:ORS) ha chiuso la seduta del 12 gennaio a quota 13,64 euro, in rialzo dell’1,79% rispetto alla seduta precedente
Dal punto di vista dei fondamentali ci sono tutti i presupposti affinché si continui al rialzo. Il rapporto prezzo/utili è inferiore rispetto alla media del settore di riferimento. Il titolo ha un livello di valutazione molto basso, con un valore aziendale stimato in 0,2 volte il suo fatturato. Inoltre, l’azienda appare poco valorizzata, se si considera il valore del suo attivo netto contabile.
In sostanza stiamo parlando di una sottovalutazione superiore al 50%. Questo livello di sottovalutazione è confermato anche dagli analisti il cui prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 51%. Molto interessante, però, è la dispersione tra le diverse raccomandazioni che è inferiore al 2%. Quindi, sorprendentemente nel settore Food&Beverage c’è un titolo azionario sul quale gli analisti hanno una visione praticamente identica.
Dal punto di vista della tendenza in corso notiamo come con la seduta del 12 gennaio ci sia stata un’inversione rialzista delle medie confermata anche dallo SwingTrading Indicator.
La valutazione e le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Campari
Il titolo Campari (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 12 gennaio a quota 9,88 euro, in ribasso dell’1,89% rispetto alla seduta precedente
Di Campari abbiamo già detto ampiamente in un precedente articolo. Possiamo solo aggiungere che la tendenza in corso è rialzista, ma la chiusura del 12 gennaio potrebbe essere l’inizio di un ritracciamento. Come si vede dal grafico, infatti, la chiusura è stata inferiore alla media di breve (linea blu). Un primo segnale di debolezza da monitorare con attenzione.
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