Sono questi i valori ottimali di colesterolo cattivo e pressione arteriosa dai 50 anni in su

colesterolo

Già dalla semplice misurazione dei livelli di colesterolo nel sangue si possono ricavare informazioni utili sullo stato di salute di un soggetto. Se infatti la concentrazione di grasso nelle arterie risulta elevata occorre intervenire prontamente. I nostri consulenti hanno già indicato in quali casi sarebbe preferibile assumere statine o farmaci ipolipemizzanti. Anche chi segue una terapia farmacologica dovrebbe comunque adottare un diverso stile di vita. Oltre alla pratica quotidiana di attività motoria sarebbe opportuno abbandonare del tutto alcune abitudini alimentari.

Per far ciò, è necessario anche sapere quali cibi inserire e quali evitare o limitare al massimo. Ci si chiede, ad esempio, se è più alto il contenuto di colesterolo nel tuorlo d’uovo o in 100 grammi di formaggio stagionato.

Questi interrogativi interessano per lo più i soggetti adulti che spesso si ritrovano ad affrontare ipertensione e ipercolesterolemia. Torna pertanto utile sapere quali sono i valori ottimali di colesterolo cattivo e pressione arteriosa soprattutto dopo la mezz’età.

Altrettanto importante è sapere di quanto effettivamente si riducono i livelli di colesterolemia totale con gli integratori alimentari naturali. Mantenere nella norma i valori consente anche di evitare difficoltà di circolazione. Per tutelare il corretto funzionamento del sistema vascolare bisogna infatti anzitutto combattere contro ipercolesterolemia e obesità. L’alterazione dei livelli del colesterolo potrebbe infatti determinare disturbi di pressione ed esporre al rischio di ictus e infarto cardiaco.

Sono questi i valori ottimali di colesterolo cattivo e pressione arteriosa dai 50 anni in su

In alcuni casi, i soggetti presentano una predisposizione a sviluppare ipercolesterolemia. Si tratta di una condizione ereditaria per cui si parla di familiarità che potrebbe rimandare a mutazioni genetiche. A prescindere dalla causa scatenante, occorre monitorare con costanza la concentrazione delle litoproteine a bassa densità, ossia del colesterolo LDL. I livelli di colesterolo LDL o cosiddetto cattivo non dovrebbe superare i 130mg/dL.

In presenza di tali valori, che potremmo definire desiderabili, anche il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è modesto. Se invece la concentrazione di colesterolo si attesta tra 130 e 159 mg/dL cresce di molto la possibilità di disturbi a carico dell’apparato cardiocircolatorio.

Allo stesso tempo dai 50 anni in poi potrebbe aumentare l’esposizione alle patologie legate ad una condizione di ipertensione.

Sarebbe pertanto ottimale avere la pressione sistolica pari a 120 mmHg e quella diastolica a 80mmHg. Ma rientra comunque nei valori normali per soggetti ultracinquantenni una pressione minima di 81/89 mmHg e una pressione massima di 116/142 mmHg. Superati questi valori, quindi con sistolica a 140/149 mmHg e diastolica 90/94 mmHg si verifica invece una condizione di ipertensione di 1° grado borderline.

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