Al giorno d’oggi siamo talmente sommersi da libri di origine estera da dimenticare che ci sono alcuni capolavori italiani che aspettano solamente di essere letti. Parliamo dei prodotti di menti geniali, opera di autori del calibro di Italo Calvino o Dino Buzzati. Nomi più o meno conosciuti dal grande pubblico italiano, che però hanno firmato delle opere che meritano assolutamente di essere lette. Infatti, sono questi i capolavori assoluti italiani che non possiamo assolutamente perderci. Scopriamo subito di cosa si tratta.
I capolavori del genio italiano
Iniziamo subito la nostra rassegna con un genio assoluto della letteratura italiana: Italo Calvino. A lui si devono moltissime opere superbe, a cavallo tra razionale e immaginario, gusto elegante e colto e fiaba popolare. Tra i libri prodotti da questo prolifico autore oggi vogliamo consigliare il famoso “Il Barone Rampante”, romanzo che ha accompagnato l’adolescenza di tantissimi lettori. Nelle sue pagine si parla del giovane primogenito di una famiglia nobiliare che decide, a seguito di una discussione, di passare la propria vita su un albero. Seguiremo così le vicende di questo protagonista che, ligio alla sua scelta, passa una vita decisamente fuori dal comune.
Sono questi i capolavori assoluti italiani che non possiamo assolutamente perderci
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Il secondo libro che varrebbe veramente la pena di leggere è “Il deserto dei Tartari”, capolavoro nato dalla penna di Dino Buzzati. In questo romanzo scritto da uno dei grandi maestri dell’esistenzialismo italiano andremo a scoprire le vicende di un giovane ufficiale in carriera, Giovanni Drogo. Scopriremo così le ragioni che lo porteranno a passare la maggior parte della sua vita in un inizialmente odiato avamposto di frontiera. Un libro capace di colpire grazie alle sue pagine che, sotto una trama apparente semplice, analizza alcune caratteristiche umane che ci accomunano tutti.
Uno tra gli altri romanzi italiani da leggere almeno una volta nella vita non poteva mancare una delle opere di Luigi Pirandello. Parliamo di “Uno, nessuno e centomila”, libro pubblicato a puntate quasi cento anni fa ma ancora capace di affascinare il lettore come allora. In questo libro l’autore siciliano raggiunge l’apice del suo stile, analizzando nel profondo la psiche del protagonista, Vitangelo Moscarda. Questi è un giovane bancario che, un giorno, quasi per caso, scopre un particolare del suo naso che non aveva mai notato prima. Da questa piccolo cambiamento nascerà un profondo ripensamento della propria vita personale che si concluderà, purtroppo, in un ospizio. Un libro intriso di profondo umorismo da gustare pagina per pagina con calma attenzione.
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