Sono addirittura 1.000 i nuovi posti aperti ai diplomati che ricopriranno una posizione di prestigio e ben remunerata

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La Pubblica Amministrazione ha finalmente aperto le sue porte a tantissimi giovani e non alla ricerca di un impiego fisso e stabile. Le opportunità sono numerose e in tanti ambiscono a ricoprire una posizione di rilievo ed a percepire un ottimo stipendio.

Tutti possono aspirare ad un ruolo che sia idoneo ai propri studi e non serve possedere necessariamente la laurea. Infatti, oggi gli esperti di concorsi di ProiezionidiBorsa vogliono annunciare ai loro Lettori l’arrivo di un’importante opportunità professionale aperta ai diplomati. Un posto di lavoro sognato da molti appassionati di legge e giustizia.

Ci riferiamo al concorso per 1.000 vice-ispettori della Polizia di Stato, rivolto anche ai civili che non hanno superato un certo limite di età. Vediamo i dettagli della selezione, entro quando candidarsi e quali saranno le prove da superare.

Sono addirittura 1.000 i nuovi posti aperti ai diplomato che ricopriranno una posizione di prestigio e ben remunerata

Cominciamo dai requisiti, simili a quelli previsti per le altre selezioni pubbliche più alcune specifiche dettate dalla delicata funzione. Oltre al godimento dei diritti civili e politici e all’assenza di condanne, è necessario possedere le qualità di condotta previste dall’art. 26 della Legge 53/89. Inoltre, possono candidarsi gli aspiranti che possiedono il diploma quinquennale e non hanno superato i 28 anni di età. Tuttavia, tale limite è elevato per chi si trova in una delle categorie elencate alla lettera d) dell’art. 3 del bando di concorso. L’idoneità psicofisica e attitudinale sarà valutata in sede d’esame da apposite commissioni della Polizia di Stato.

Tutti coloro che intendono partecipare dovranno inviare la domanda in modalità telematica entro e non oltre il prossimo 21 aprile.

Andiamo ora alle prove da espletare.

Prove d’esame

Sono addirittura 1.000 i posti per vice-ispettore e vediamo i test da superare per risultare vincitori.

Il concorso si articola in:

  • eventuale prova preselettiva;
  • prove fisiche;
  • accertamenti psicofisici;
  • accertamento attitudinali;
  • prova scritta;
  • colloquio orale.

Qualora prevista, la prova preselettiva consisterà in domande a risposta multipla su materie giuridiche. Precisamente, queste riguardano il diritto processuale penale, penale, amministrativo, civile e costituzionale.

Gli idonei accederanno alle prove fisiche, suddivise in:

  • corsa da 1.000 metri;
  • salto in alto;
  • piegamenti sulle braccia.

I tempi e valori cambiano tra uomini e donne, per cui si rinvia al bando per le opportune specifiche.

Chi supererà anche tali accertamenti, sosterrà la prova scritta consistente in un elaborato di diritto penale o processuale. La traccia potrebbe contenere anche eventuali riferimenti al diritto costituzionale.

Chi riporterà una votazione pari ad almeno 6/10 sarà ammesso al colloquio orale. I vincitori dovranno frequentare l’apposito corso di formazione, per poi prendere servizio alla fine dello stesso.

La retribuzione risulterebbe di poco inferiore ai 23.000 euro annui, ma è soggetta a variazioni in base alle indennità e ad altri elementi. Per presentare la propria candidatura, basta cliccare sull’apposito link indicato nella pagina del concorso.

Approfondimento

Pubblicate finalmente le date dell’attesissimo concorso per 2.022 posti in varie Regioni d’Italia, occhio anche alle sedi d’esame

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