Insalata russa, probabilmente, è il piatto più famoso della cucina sovietica. Le sue origini vanno ai tempi degli zar. Sembrerà strano, ma in Russia questa insalata porta un nome diverso, esattamente “insalata olivier”, come il nome del cuoco francese che l’ha inventata, Lucien Olivier. Gli ingredienti originali erano diversi da quelli che si usano oggi, con il tempo la ricetta si è semplificata. Nella versione moderna bisogna usare solo questi ingredienti per una vera insalata russa, tra poco andremo a vederli.
Un altro modo con la quale viene chiamata nei paesi del post Unione Sovietica è l’insalata da bacinella. Il motivo è che talmente buona, che si prepara un’intera bacinella e la si mangia durante le feste in quantità industriali.
In Italia ci sono varie versioni: qualcuno aggiunge il tonno, i sott’aceti, ecc. Ma per avere un sapore originale è meglio usare solo questi ingredienti per una vera insalata russa
Ingredienti
Indice dei contenuti
- 3 patate grandi;
- 2 carote;
- un barattolo di piselli medio (circa 260 gr);
- 1 cipolla media;
- 3 uova;
- 4 cetrioli sotto sale di media grandezza;
- mortadella 300 gr;
- maionese 200-300 gr;
- sale e pepe q.b.
Procedimento
Facciamo bollire le patate e le carote con la buccia finché sono cotte, le raffreddiamo e le sbucciamo. Prepariamo anche le uova sode e togliamo la buccia. Prendiamo un grande recipiente fondo dove andremo a mettere gli ingredienti della nostra insalata. Tagliamo a cubetti piccoli le patate, le carote, le uova, i cetrioli e la mortadella. Sempre a cubetti, un po’ più piccoli, tagliamo anche la cipolla. Scoliamo i piselli dall’acqua di conservazione. Uniamo tutti gli ingredienti e aggiungiamo la maionese, il sale e il pepe. Giriamo il tutto con attenzione e la lasciamo a riposare almeno un’oretta, per far amalgamare in sapori. Serviamo l’insalata su un piatto da portata. Può essere conservata nel frigo per più giorni, dentro un contenitore.
Una nota sui cetrioli: è preferibile usare i cetrioli acquistati in un negozio che vende i prodotti dell’Est Europa. A differenza dai cetrioli sott’aceto italiani, sono preparati in salamoia e è risultano meno aciduli. Ovviamente se ciò non è possibile, vanno bene anche i cetrioli sott’aceto italiani, ma in quantità minore.
Da provare anche il plov, un piatto uzbeko che farà impazzire gli italiani.