Soldi da restituire di assegno unico, reddito di cittadinanza e bonus bollette e non immaginate la causa

Soldi da restituire di assegno unico, reddito di cittadinanza e bonus bollette

Tra Bonus, agevolazioni, misure di welfare per le famiglie e così via dicendo, i cittadini italiani hanno a che fare con alcuni adempimenti molto importanti. Ci sono il 730, il modello ISEE, le domande per tutte le prestazioni. Anche se sembrano cose distaccate tra loro, la verità è che si tratta spesso di adempimenti collegati. Ci sono soldi da restituire di assegno unico, reddito di cittadinanza e bonus bollette e non immaginate la causa!

Che possono portare a spiacevoli conseguenze nel momento in cui la macchina dei controlli termina il suo lavoro mettendo in luce alcune anomalie anche solo in uno degli adempimenti predisposti.

Attenzione, soldi da restituire di assegno unico, reddito di cittadinanza e bonus bollette e non immaginate la causa

L’ISEE è il principale strumento che serve per avere accesso a numerose prestazioni della Pubblica Amministrazione. Basti pensare al reddito di cittadinanza. Anche se questa misura presto non sarà più attiva, c’è da scommetterci che anche le misure che andranno a sostituire la precedente, avranno il loro canonico collegamento all’ISEE. Ma a sua volta l’ISEE è collegato a redditi e patrimoni. Quale modello serve per i redditi? Naturalmente parliamo di 730, certificazioni uniche e modello Redditi. Le domande per ogni prestazione, dal reddito di cittadinanza al Bonus sociale sulle bollette, hanno tutte requisiti diversi. Per esempio serve un ISEE non superiore a 9.360 euro. Per il Bonus sociale invece, tralasciando i provvedimenti tampone che hanno portato a 12.000 e 15.000 il tetto ISEE, la soglia era da 8.000 euro. Evidente che basta un euro in più o in meno e oltre a cambiare il 730 per esempio, cambia pure l’ISEE. Portando un contribuente dentro o fuori una misura  anche dopo che l’ha percepita.

Somme da restituire in caso di errori successivi all’incasso di un Bonus o di una prestazione

L’Agenzia delle Entrate spesso avvia controlli sulle dichiarazioni dei redditi diversi anni dopo l’anno di presentazione. L’ISEE fa riferimento ai due anni precedenti quello della sua presentazione. Quindi per l’ISEE 2023 si prende a riferimento il reddito del 2021. Ma se adesso l’Agenzia delle Entrate solleva il problema che il 730/2023 presentato da quel contribuente era errato e che il suo reddito era più alto, le prestazioni prese in virtù di un ISEE sbagliato per via di un 730 sbagliato diventano illegittime. E potenzialmente da restituire. Anche il reddito di cittadinanza è una misura che prevede, se le somme erogate sono indebite, la restituzione. E lo stesso vale per il bonus sociale per esempio, cioè per coloro i quali non hanno pagato le bollette per le utenze domestiche. E perfino l’assegno unico, che è collegato all’ISEE non tanto per il diritto (che resta automatico anche senza ISEE), ma per gli importi, può dare questo genere di problematica.

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