L’aumento dei prezzi sta mettendo in seria difficoltà tante famiglie soprattutto monoreddito. Ma ecco quali aiuti possono ricevere, oltre all’assegno unico, le mamme in difficoltà o comunque con redditi bassi.
Diventare mamme è sicuramente una gioia infinita per ogni donna e prendersi cura del proprio pargoletto diventa preminente. Tuttavia, oltre alla gioia subentra tanta preoccupazione soprattutto se si vive una condizione economica non proprio semplice. In un periodo di profonda crisi economica come questo, la situazione diventa ancora più complessa per le famiglie monoreddito o laddove addirittura il lavoro manca.
Gli aiuti del Governo, soprattutto in questi casi, arrivano come una manna dal cielo per chi ha figli a carico o sta per diventare genitore. Tra le varie misure messe in campo dal legislatore, spicca sicuramente l’assegno unico, un contributo economico per le famiglie con figli a carico. In particolare per ogni figlio dal 7°mese di gravidanza fino a 21 anni d’età. Minore è il reddito ISEE e maggiore sarà l’importo mensile dell’assegno unico. Per non perdere l’intero importo spettante, gli interessati dovranno inviare entro il 28 febbraio il nuovo modello ISEE. Ma, oltre all’assegno unico, le mamme o future mamme, in presenza di determinati requisiti, potranno ottenere anche diversi Bonus.
Soldi alle mamme che potranno ricevere anche quest’anno il Bonus Asilo (anche alle future mamme)
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L’assegno unico ha sostituito diverse misure come il Premio alla nascita, l’assegno di natalità, lasciando però inalterate altre importanti agevolazioni. Tra queste infatti è rimasto il Bonus Asilo Nido, ovvero un contributo fino a 3.000 per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Nonché per forme d’assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di 3 anni con gravi patologie croniche.
Per i periodi di frequenza nell’anno 2022 i genitori hanno potuto presentare la domanda entro il 31 dicembre 2022 per ricevere il rimborso di quanto speso. Il Bonus asilo nido potrà richiedersi anche per le spese sostenute nel 2023 e la domanda potrà presentarsi entro il 31 dicembre del medesimo anno. L’INPS, poi, come di consueto, pubblicherà tutte le indicazioni necessarie da seguire. Anche per tale Bonus è fondamentale il modello ISEE, in particolare l’ISEE minorenni riferito al minore per cui si richiede il contributo. Più basso sarà l’importo emergente, più elevato sarà il contributo erogato, che potrà arrivare ad un massimo di 3.000 euro.
Potranno ricevere anche un Bonus dal proprio Comune
L’INPS eroga anche il cosiddetto assegno di maternità dei Comuni, ovvero una prestazione assistenziale concessa dai Comuni, in presenza di determinati limiti di reddito. I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale oppure, qualora ne siano provvisti, questa deve rientrare in un determinato importo fissato annualmente. Ad ogni modo non devono beneficiare di altro assegno di maternità da parte dell’INPS. La domanda dovrà presentarsi entro 6 mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo presso il comune di residenza. Il contributo consiste in un assegno mensile di circa 350 euro per 5 mesi. L’importo è rivalutato annualmente in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT. Pertanto, arrivano soldi alle mamme che potranno ricevere in presenza di determinati requisiti anche questi Bonus.