Molti continuano ad aspettare Godot nella loro vita e continuano a guardare l’uscio della loro casa invano. Il colpo grosso, la fortuna è un evento raro come il cigno nero sui mercati azionari. Mentre questi eventi rari sui mercati per molti rappresentano la disgrazia economica per altri, pochi illuminati, il momento si trasforma in occasione d’oro.
Soldi a pioggia sui conti correnti per chi ha investito comprando nelle crisi dei mercati
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Diceva un manager di un’azienda americana: ” se la tua società continuerà a spendere sempre più di quanto guadagna, tu non sei un imprenditore ma uno spendaccione. E al primo vento per te si trasformerà in tempesta”.
Apriamo una parentesi e poi la chiudiamo subito.
L’impatto del coronavirus sull’economia sarà forte nel medio termine. Non vorremmo essere fraintesi ma dopo un mese non è logico che un’azienda vada in difficoltà tale da fallire o portare i libri in tribunale. E’ possibile solo per le aziende che spendono più del dovuto. Ed ecco che rientriamo nel campo che anche in Borsa non si devono comprare azioni di quelle società che sono fortemente indebitate e che con quei debiti non creano valore per gli azionisti.
Oggi molti auspicano soldi dall’elicottero ma la recente esperienza in Italia del reddito di cittadinanza non ci sembra che abbia sortito effetti moltiplicatori del Pil, forse solo del nostro debito pubblico. La nostra idea è che tutto dovrebbe ripartire da sgravi fiscali e detassazioni per le imprese sane e da investimenti pubblici.
Ora chiudiamo la nostra parentesi e vi illustriamo le volte che sono entrati soldi a pioggia sui conti correnti per chi ha investito comprando nelle crisi dei mercati.
C’è una regola elementare che pochi conoscono ma non dovrebbero mai sottovalutarla. Questa è i soldi si fanno con i soldi. E’ banale ma è così. In un asset di portafoglio ideale dovrebbe sempre rimanere un posto da riservare alla liquidità da utilizzare nei momenti clou per fare grossi affari.
Le crisi di Borsa sono il momento migliore per investire.
Un mercato che scende del 35% di media per recuperare i massimi ante crisi riguadagnerà il 53,8%ca.
La storia dice che chi compra sui livelli attuali l’indice delle Borse mondiali nei prossimi 36/60 mesi potrebbe rivedere quei massimi. Questa volta sarà diverso? Dal 1898 ad oggi nessun investimento a 10 anni iniziato in qualsiasi momento si è chiuso con rendimenti negativi. Immaginate se l’investimento è stato iniziato da -35%.
Mentre quindi molti aspettano soldi e bonus pochi o molti che oggi hanno la liquidità da investire hanno una certezza dalla Storia: ci saranno fra un certo tempo soldi a pioggia sui conti correnti per chi ha investito comprando nelle crisi dei mercati.
Per l’acquisto dei singoli titoli azionari è un pò diverso. Il nostro consiglio al momento è di comprare l’indice delle Borse mondiali e di incrementare su ulteriori eventuali discese. Sulla prima inversione rialzista mensile a nostro parere gli acquisti di indici azionari andrebbero terminati ma si potrebbe iniziare a comprare in quel momento un giardinetto fatto di titoli azionari di un certo spessore. A Piazza Affari pensiamo a Enel, Eni, Generali Assicurazioni, Intesa Sanpaolo (MIL:ISP), Leonardo Mediobanca, STM, Unicredit e Unipol.
La scommessa è che fra 36/60 mesi e poi 10 anni ci saranno tanti ma tanti soldi a pioggia sui conti correnti per chi ha investito comprando nelle crisi dei mercati. Chi ha la fortuna di comprare in questi momenti non dovrebbe più uscire dalle posizioni per anni. Lo dice la Storia è chi ne ha sempre applicato i dettami si è distinto fra la folla. Qualcuno li chiama a volte illuminati.