Tutti in genere sappiamo cos’è il mal di testa, semplicemente perché è molto semplice fare esperienza di questo dolore. Tuttavia, non tutti sanno che esistono varie tipologie di mal di testa, tra cui, una delle più invalidanti, è sicuramente la cefalea a grappolo. Vediamo di cosa si tratta
La cefalea a grappolo, o mal di testa ciclico unilaterale, è una forma non comune di cefalea primaria che, nonostante colpisca meno dello 0,2% della popolazione, resta uno dei disturbi più difficili da sopportare. Infatti, a differenza della comune emicrania, essa comporta una vera e propria sofferenza, spesso invalidante, che porta il paziente a sperimentare un dolore veramente acuto.
Oltre al dolore alla testa, a volte compaiono anche dolore intenso all’occhio, agitazione e irrequietezza, lacrimazione, chiusura nasale e sudorazione. Nei casi più gravi, alcuni pazienti arriverebbero anche ad adottare comportamenti autolesionisti, fino al punto di procurarsi fratture.
Se soffri di cefalea a grappolo probabilmente hai già sperimentato questo tipo di dolore
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Una delle caratteristiche più note della cefalea a grappolo è il suo andamento ciclico, in cui si alternano fasi attive di dolore e fasi di remissione. I periodi di crisi possono durare anche settimane o mesi e manifestarsi anche più volte durante la giornata, sia di giorno che di notte. Nella maggior parte dei casi, circa il 90%, i periodi di remissione durano dai 3 mesi fino a svariati anni. Tutti gli altri casi, invece, sono da considerarsi forme croniche, dove i periodi di remissione durano meno di 3 mesi.
La cefalea a grappolo, spesso, compare in quei soggetti iperattivi che, per via del lavoro o del loro stile di vita, sono continuamente sottoposti a eccessivo stress.
In questi casi, le crisi compaiono tipicamente a fine giornata, quando i ritmi e la tensione calano. Inoltre, sono frequenti anche in quei soggetti che sono abituati a consumare molta caffeina e bevande alcoliche, che fumano e che assumo sostanze stupefacenti.
Quanto costano i farmaci più comuni per questo problema
Come rivelano numerose riviste scientifiche, per contrastare gli attacchi acuti, uno dei principi attivi più efficaci sarebbe il sumatriptan. Utilizzato principalmente per trattare i sintomi delle emicranie, esso in pratica agisce restringendo i vasi sanguigni nella testa e bloccando l’invio al cervello di segnali derivanti da stimoli dolorosi e il rilascio di sostanze che causano dolore. Nonostante sia abbastanza efficace, si tratta di un farmaco che ha diverse controindicazioni. Quindi, se ne consiglia l’assunzione previo consiglio di un medico. Secondo quanto riportato da Federfarma, il prezzo delle compresse potrebbe variare dai 6,00€ ai 13,00€ per scatola.
Per prevenire, o cercare di mitigare l’insorgenza di un nuovo attacco, potrebbero essere utili anche altri principi attivi come il verapamil che, in base ai mg, potrebbe costare dai 4,50€ agli 8,00€ circa per confezione.
In definitiva, se soffri di cefalea a grappolo ti consigliamo di affidarti al parere di un medico e di migliorare lo stile di vita, eliminando ad esempio l’alcol e cercando di evitare periodi di noia e disimpegno.
Bisogna ulteriormente sottolineare, poi, che quelli citati sopra sono farmaci che possono essere consigliati solo e soltanto da specialisti!