Oggi decide la BCE sui tassi ma dovrebbe lasciarli invariati e prendere tempo per il futuro. I mercati sembrano non conoscere soste ma si stanno avvicinando con un amssimo al nostro setup che scade fra oggi e domani. Occhi puntati quindi, sia sulla chiusura odierna che su quella settimanale. Cosa accadrà? Siamo agli sgoccioli del rialzo o parte una bolla speculativa?
Inflazione: cosa attendere dal petrolio?
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Si continua da mesi a discutere se le Banche centrali taglieranno o meno i tassi e se alle porte ci possa essere recessione o soft landing. Per il momento, sembrerebbe che i dati macroeconomici sia contingenti che predittivi stiano allontanando sempre di più il primo taglio. In base ai nostri calcoli statistici ponderati sulle serie storiche, ravvisiamo basse probabilità al momento che i tassi possano essere tagliati nel corso di quest’anno. Sempre in base agli stessi calcoli, sembrerebbe che l’inflazione che già si è allontanata dai picchi degli scorsi anni, possa rimanere più o meno sui livelli attuali con crescita moderata. Per questo motivo, le Banche centrali non avrebbero i motivi per iniziare una politica espansiva.
Cosa potrebbe mantenere sui livelli attuali l’inflazione o riportarla verso l’alto? La risposta è abbastanza semplice.
Infatti, l’aumento delle materie prime ad esempio il petrolio.
Da inizio anno, la materia prima ha segnato il minimo a 68,09 e il massimo a 80,85. Negli ultimi giorni si è mosso in area 79 dollari. Cosa attendere?
Dai minimi del 2020, il petrolio ha continauto a segnare minimi e massimi crescenti.
Nelle ultime settimane i prezzi si sono appoggiati alla media mobile a 200 e questo swing potrebbe spingere dai livelli attuali ulteriormente i prezzi verso l’alto. Nel momento che i prezzi sono entrati in contatto con la media mobile a 200 settimanale, nel emse di gennaio di quest’anno, si sono appoggiat anche alle “labbra” dell’Alligator indicator. Questo potrebbe essere un ulteriore segnale rialzista.
La tenuta di 65,98 su base trimestrale potrebbe mantenere intatta questa tendenza e previsione.
Siamo agli sgoccioli del rialzo o parte una bolla speculativa? I livelli che mantengono al rialzo la tendenza settimanale dei mercati
La seduta di contrattazione del 6 marzo ha chiuso ai seguenti prezzi:
Dax Future
17.735
Eurostoxx Future
4.922
Ftse Mib Future
33.413
S&P500
5.104,76.
La giornata odierna e quella di domani saranno molto importanti in quanto scadrà il nostro primo setup annuale. Solitamente in queste date, negli ultimi 20 anni, con una probabilità del 90% circa si sono formati importanti swing di inversione o di accelerazione dei prezzi.
In base all’analisi tecnica classica, la tendenza è rialzista fino a quando verranno segnati minimi e massimi crsecenti. Per questo motivo, chiusure di questa settimana superiori ai seguenti livelli, potrebbero far continuare la salita dei prezzi:
Dax Future
17.406
Eurostoxx Future
4.856
Ftse Mib Future
32.555
S&P500
5.045.
Mercati vicini a un punto di svolta? Azioni che potrebbero fare bene a Piazza Affari
Il Ftse Mib continua ad accellerare al rialzo ma ci sono molti analisti che continuano a preoccuparsi e a parlare di una bolla speculativa in corso. I mercati azionari internazionali sono infatti saliti di media di ben oltre il 20% dai minimi dello scorso ottobre e di quasi il 50% dai minimi di ottobre del 2022.
Fra le azioni che a Piazza Affari fanno parte dei cani del Ftse Mib troviamo Poste Italiane. Qual è il contesto grafico attuale di queste azioni?
Poste Italiane, ultimo prezzo a 11,24 circa con raccomandazione Accumulate e target a 11,78 euro per azione (giudizi riportati dal sito Marketscreener) . Il primo obiettivo che potrebbe essere raggiunto nel breve termine è rappresentato dal prezzo di 11,45, massimo toccato nel mese di ottobre del 2021. In ottica di più ampio repisto un altro obiettivo da raggiungere potrebbe essere area 12,75, punto da dove passa una trend line fatta partire dai massimi del giugno 2021 (10,648) e gennaio 2022 (11,07). Nuove inversioni di medio termine al ribasso con una chiusura giornaliera e settimanale inferiore ai 9,74, prezzi toccati nella settimana del 5 febbraio.