La Legge 104 del 5 febbraio del 1992 prevede numerose misure per la tutela delle persone con disabilità nonché per i loro familiari. Lo scopo di estendere le agevolazioni ai familiari che prestano assistenza è consentir loro di conciliare il lavoro con le esigenze della persona disabile. Si pensi ad esempio al periodo di congedo straordinario, alla possibilità di accedere al pensionamento anticipato o ai tre giorni di permesso dal lavoro. L’obiettivo del legislatore è favorire la mobilità sia dentro che fuori dall’abitazione, potenziare l’assistenza sanitaria, facilitare l’interazione sociale ma soprattutto migliora la qualità della vita. Insomma ridurre il più possibile le limitazioni e le sofferenze di chi soffre la condizione di disabile e delle loro famiglie.
L’Agenzia delle Entrate fornisce una guida su tutte le agevolazioni previste per le persone con disabilità e per i loro familiari. Tra le misure vantaggiose vi sono quelle relative all’abolizione delle barriere architettoniche e all’acquisto dei veicoli. Per quest’ultimo peraltro da quest’anno basteranno solo 2 documenti senza verbale INPS per acquistare subito l’auto con IVA agevolata. Tuttavia chi usufruisce della Legge 104 dovrebbe sapere che determinati comportamenti possono causare sanzioni pesanti. Infatti agire contrariamente ai principi regolati dalla norma può portare a pesanti sanzioni finanche alla revoca dei benefici.
Sia in estate che in inverno chi usufruisce della Legge 104 dovrebbe sapere che alcuni comportamenti portano pesanti sanzioni
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I familiari che acquistano un’auto fruendo delle agevolazioni fiscali sono tenute obbligatoriamente ad utilizzarla prevalentemente per le esigenze del disabile. In caso contrario il soggetto si espone al rischio di una possibile denuncia per truffa ai danni dello Stato. Inoltre per consentire un facile spostamento ai soggetti disabili, il Comune di residenza rilascia su domanda dell’interessato il contrassegno disabili. Questo potrà consentire la sosta e la circolazione in spazi non consentiti agli altri utenti della strada.
Qualora quest’ultimo venga utilizzato da persona diversa dal titolare senza che quest’ultimo sia a bordo, rischia una multa per uso improprio del contrassegno. L’art.188 del CdS al co.4 prevede per l’uso improprio del contrassegno una multa che va da un minimo di euro 168 ad un massimo di euro 672.
Inoltre l’uso improprio, sia in estate che in inverno, ne comporta l’immediato ritiro da parte degli agenti preposti al controllo e in caso di abuso addirittura la revoca. Ciò anche nel caso si utilizzi dopo la sua scadenza. Anche fare acquisti per conto della persona disabile senza che questi sia a bordo si considera un uso improprio e come tale sanzionabile.
In ambito lavorativo
Ma oltre a questi comportamenti, anche fruire dei permessi e del congedo straordinario dal lavoro in maniera contraria alla legge può comportare nei casi estremi al licenziamento. Inoltre l’INPS potrebbe chiedere la revoca del diritto di fruire dei permessi e disporre il recupero di quanto già erogato. Per di più ci si espone alle conseguenze previste dal codice penale, all’art. 316 ter per indebita percezione ai danni dello Stato.
In tali casi è prevista la reclusione da 3 a 6 mesi, ma se la somma percepita indebitamente è pari o inferiore a 3.999,96 il trasgressore rischia una sanzione amministrativa da 5.164 a 25.822. Chi usufruisce pertanto della Legge 104 dovrà agire secondo i suoi principi ispiratori, sempre sia in estate che in inverno.
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