Quest’estate tanti di noi torneranno a viaggiare. Dopo le limitazioni degli ultimi anni si avverte il bisogno di concedersi una boccata di ossigeno e di lasciarsi alle spalle timori e preoccupazioni. Il rischio potrebbe essere quello di trovare nei luoghi del turismo livelli di affollamento pre-pandemia. Posti in cui sgomitare per conquistare il proprio spazio, file lunghissime per avere un servizio al bar o al ristorante. Forse abbiamo dimenticato queste situazioni, ma sono proprio quelle che ci rovinano le vacanze.
Il giudizio del Wall Street Journal
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Se quindi siamo alla ricerca dei pochi paradisi ancora lontani dal caos possiamo affidarci al giudizio del Wall Street Journal che ha indicato ai turisti americani degli itinerari assolutamente tranquilli e di pieno relax. Uno di questi si trova nel cuore d’Italia, al centro dell’Appennino, tra Abruzzo, Marche e Lazio. È il Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Il quotidiano lo considera un luogo perfetto per il relax perché mai sovraffollato neppure in agosto e con temperature fresche per tutta l’estate. Lo definisce un posto incantevole con paesaggi mozzafiato e natura incontaminata in cui immergersi con camminate a piedi, in bike o a cavallo seguendo i tanti itinerari suggeriti. Andiamo a conoscerlo anche noi.
Si trova nel cuore d’Italia questo angolo di paradiso incontaminato considerato un’oasi di pace e relax da un autorevole giornale americano
Quello che più affascina immergendosi nel parco è il silenzio, l’assenza di rumori se non quelli di luoghi ancora incontaminati che mantengono la loro antica bellezza. Il paesaggio ha una fisionomia aspra e selvaggia che lo ha reso adatto a girare alcuni film di Sergio Leone o più recentemente la serie tv de Il nome della rosa.
Ad alta quota si incontra il camoscio d’Abruzzo che è diventato il simbolo del parco e si avvistano in cielo aquile reali e falchi pellegrini. I fianchi delle montagne sono ricoperti di faggeti, querceti e castagneti tra cui sgorgano sorgenti di acqua freschissima, si formano piccoli laghi e scorrono torrenti. Tutto il territorio è disseminato di piccoli borghi abbarbicati alla montagna, antichi conventi e rocche fortificate.
Tra i percorsi più interessanti c’è l’ippovia del Gran Sasso, un percorso di 470 km lungo vecchie mulattiere e sentieri che collegano tra loro borghi e paesi. Percorsi ciclabili ad anello che si snodano intorno al massiccio del Gran Sasso. Per gli amanti della canoa è possibile praticare questo sport sul fiume Tirino.
L’offerta enogastronomica è interessante. Sicuramente da assaggiare il pecorino di Farindola preparato con latte crudo e lavorato esclusivamente da donne che imprimono il proprio nome sulla forma. Possibilmente accompagnato dal Montepulciano d’Abruzzo, un vino corposo e fruttato.
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