La Sicilia accoglie tantissimi turisti ogni anno grazie alle sue bellezze. Una delle isole più grandi del Mondo, che bisognerebbe visitare davvero in ogni suo angolo. Famosa sotto moltissimi punti di vista. La storia che la attraversa dai Greci ai Romani, passando per le influenze arabe e spagnole. Un territorio vasto con paesaggi che variano dal marino al montano. Coste spettacolari, colline aspre e brulle, fino ad arrivare alla magnificenza dell’Etna.
Per coloro che arrivano in nave, però, la porta della Sicilia è principalmente una.
La città di Messina
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Molto spesso sottovalutata e intesa solamente come stazione di transito, essa, invece, deve necessariamente essere visitata, soprattutto per un motivo. Qualcosa di unico che riguarda il campanile del suo Duomo. Al di là dell’architettura e della storia, comunque significativa, è qui che bisognerebbe sostare almeno una volta poco prima di mezzogiorno.
Il perché è molto semplice. Infatti, bisogna alzare la testa, aspettare lo scoccare della metà giornata e godersi uno spettacolo unico, lungo dieci minuti. Prima, poi, di salire attraverso le comode scale, sulla torre e guardare quello che potremmo tranquillamente definire backstage. Usando un termine moderno.
Si trova in Italia l’orologio astronomico meccanico più grande del Mondo
Costruito nel 1933 da un’azienda francese, l’orologio astronomico più grande del Mondo è ospitato dal campanile della Cattedrale di Messina. Ogni sua parte, dal basso verso l’alto ha una storia. Quello che però comincia ogni mezzogiorno è un vero a proprio concerto.
Dapprima suonano le canoniche campane, che vengono azionate dai rintocchi di due statue, che rappresentano Dina e Clarenza, poste a metà della struttura. Esse sono delle eroine cittadine, perché salvarono la città nella Guerra dei Vespri del 1282.
Fino a qui, verrebbe da dire, nulla di strano. Da questo punto in poi, però, inizia un vero a proprio spettacolo, inaugurato dai tre ruggiti della statua del leone dorato posta alla sommità. Essa rappresenta la forza della città, rialzatosi dopo un violento terremoto nel 1908. Il meccanismo che la muove è davvero sofisticato, il ruggito rimbomba in tutta la piazza.
A seguire, ecco il gallo dorato, subito sotto, che canta, anch’esso per tre volte. Muove le ali, alza la testa e invita la città al risveglio.
Messina è da visitare prima di mezzogiorno per assistere a uno spettacolo unico
Dopo di lui, ecco un altro spettacolo. Partono le note dell’Ave Maria di Schubert e si azionano altre due scene iconiche nella storia di Messina. La prima è quella degli ambasciatori, che ricevono dalle mani di Maria Vergine una lettera di benedizione, episodio datato 3 giugno del 42 dopo Cristo.
La seconda riguarda la costruzione della chiesa di Montalto, che si trova nella parte alta della città, proprio frontalmente al Duomo. Da visitare anch’essa, dopo una discreta salita, leggenda narra che venne suggerita dalla Madonna a un frate. Una colomba ne avrebbe definito l’area sorvolando la collina. Ed è proprio il movimento di questo uccello che viene simulato all’interno del campanile.
Infine, come se non bastasse, si può decidere di salire fino alla cima, ammirando tutte le statue dall’interno, per comprendere il complesso meccanismo che muove il tutto.
Si trova in Italia l’orologio astronomico meccanico più straordinario e grande del Mondo. Una ragione in più, se mai ce ne fosse bisogno, per visitare la Sicilia e le sue splendide spiagge, che non si trovano solo nei luoghi più famosi.
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