La nostra bella Italia è ricca di sorprese in ogni suo angolo. Non solo monumenti e antiche vestigia nelle città, ma spesso a pochi chilometri anche meraviglie inaspettate nei territori.
Un patrimonio in termini di storia, arte, archeologia, cultura e tradizioni di cui essere davvero fieri e che tutto il mondo ci invidia.
È il caso di questo borgo medievale che si trova a nemmeno un’ora di macchina dalla Capitale, costruito su un’altura tra un paesaggio di boschi e colline. Lo sguardo vaga in un panorama che comprende tre province, Roma, Viterbo e Rieti, confinante con l’Abruzzo. Esattamente qui siamo nella Sabina reatina.
Immersi nei fitti boschi di castagni e faggi secolari
Indice dei contenuti
Il paese protagonista di queste righe è Collalto Sabino. Come capiamo bene deve il suo nome ai suoi mille metri di altezza, da cui domina le vallate sottostanti. Una posizione utile, un tempo, ritirarsi sui rilievi montuosi, causa le frequenti scorrerie saracene che hanno caratterizzato i primi secoli del Medioevo.
Arrivati su a Collalto, il belvedere è fenomenale, circondato dai Monti Simbruini e Lucretili e al confine con la Riserva dei Monti Cervia e Navegna, e a pochi chilometri dalla Valle del Turano. Nelle giornate di sole possiamo anche vedere in lontananza il profilo del Monte Velino e del Terminillo.
Passeggiare per piazze, stradine e vicoli in salita di questo centro che dal 2002 fa parte dei Borghi più belli d’Italia, è calarsi in una storia antica e affascinante.
Si trova a nemmeno un’ora da Roma questo borgo medievale al confine di tre province con un castello spettacolare e un giardino gotico
Il pezzo forte è senza dubbio il Castello Baronale, imponente e severo, con le sue mura e qua e là torrette di avvistamento e le piazzette per i cannoni. Costruito attorno a una antica torre di guardia nel ‘400, nei secoli successivi le varie famiglie nobili proprietarie lo rimaneggiano molto. Il risultato è una vera e propria fortezza militare, pronta a qualsiasi assalto. Per fortuna ora c’è solo quello di noi turisti che lo abbiamo scelto per una nostra gita, eccellente in ogni stagione.
Tra le chicche di Collalto Sabino c’è anche Palazzo Latini, dalla famiglia omonima discendente da Carlo Magno. Ai margini delle mura possenti, è un fabbricato in stile gotico, dotato di un giardino pensile che si affaccia sullo scenario incredibile tutto intorno. Il suo impianto vegetativo è un gioco di luci e ombre, in una sorta di affascinante labirinto.
E per mangiare tipico? Sagne aglio, olio, pomodoro, salsiccette di cinghiale, pizza cotta sotto la brace, nociata, dolce con noci e miele tra foglie di alloro.
Lettura consigliata