Si può pagare una vacanza con contanti ma attenzione ai controlli fiscali

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Per tanti finalmente è arrivato il momento di prenotare le tanto agognate vacanze ma è necessario prestare le dovute attenzioni. L’euforia della partenza infatti potrebbe giocare brutti scherzi e farci commettere qualche errore che potrebbe costarci caro. Non bisogna dimenticare che il Fisco e la lotta ai contanti non va mai in vacanza. La crescente lotta al contante e all’evasione fiscale continua in maniera incessante anche d’estate.

Basti pensare ad esempio alle sanzioni per chi chiede pagamenti contanti senza dare la possibilità ai clienti di effettuare pagamenti tracciabili. Infatti, da luglio scattano sanzioni pesanti anche per chi pretende i contanti rifiutando questi comuni pagamenti anche con prepagate. Potrebbe accadere di aver messo da parte un po’ di soldi da parte e di tenerli conservati nel cassetto di casa proprio per le vacanze. Tuttavia, la lotta all’evasione fiscale da parte del governo potrebbe colpire anche noi. Pertanto se non si vogliono rischiare sanzioni è importante non dimenticare alcune regole fondamentali.

Si può pagare una vacanza con contanti ma attenzione ai controlli fiscali

Se si sta programmando una vacanza è bene sapere che il Fisco e le sue regole imperative non vanno in vacanza. Se è vero che non deve osservarsi alcun limite per quanto riguarda le operazioni di versamento o prelievo bancario, ciò non vale per i contanti. In tale ultimo caso è necessario rispettare il limite stabilito per l’utilizzo dei contanti stabilito dal Decreto Legge n. 124/2019. Il Decreto Milleproroghe tuttavia ha rinviato a gennaio 2023 il momento in cui il limite al contante scenderà a 1.000 euro. Quindi per effetto di tale proroga per tutto il 2022, non si potrà superare la soglia di euro 1.999,99.

I metodi di pagamento

Pertanto se si ha intenzione di pagare le vacanze con soldi in contanti sarà importante non dimenticare il limite fissato dalla legge. L’utilizzo oltre la soglia consentita di euro 1.999,99 può comportare sanzioni pesanti che vanno da 2.000 a 50.000 euro. Ciò vale sia per chi effettua un pagamento oltre la soglia limite sia per chi lo riceve. Pertanto se il costo della nostra vacanza supera il limite consentito, bisognerà effettuare il pagamento con mezzi tracciabili, con carta di credito, bancomat o assegni. In tal modo si combattono i pagamenti in nero e l’evasione fiscale. Quindi si può pagare una vacanza in contanti ma occhio a non superare la soglia legale.

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Per questi pagamenti in contanti anche superiori a 5.000 euro non scattano controlli e sanzioni dall’Agenzia delle Entrate 

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