Si conferma doveroso fornire adeguata risposta ai percettori del reddito di cittadinanza che si chiedono se si possano pagare beni o servizi a rate. Ciò perché la carta del sussidio governativo, più che autorizzare pagamenti, ne vieta una serie soprattutto quelli finalizzati all’acquisizione del superfluo. Con il decreto attuativo del 28 maggio 2019, il governo ha fornito un elenco dettagliato di beni e servizi acquistabili tramite card.
Vi sono prodotti esclusi a priori dall’elenco di ciò che è consentito comprare con il contributo statale. La normativa ovviamente proibisce l’acquisto di armi, di riviste e video pornografici, gioielli, pellicce, quadri e opere d’arte. Né tantomeno la carta RdC può fungere da vettore per il trasferimento di denaro, per l’ingresso nei club privati, per il gioco d’azzardo o per l’acquisto di prodotti e servizi finanziari.
L’importo della ricarica
L’aiuto economico erogato dall’Inps a sostegno delle famiglie con redditi bassi oscilla da un minimo di 40 ad un massimo di 1380 euro. L’importo accreditato sulla card, e mai tramite bonifico o ritiro allo sportello, muta a seconda della fascia reddituale di appartenenza. Il dispaccio governativo ha imposto limitazioni anche in relazione all’opportunità di prelevare contanti o effettuare bonifici tramite la card. Il titolare della card potrebbe chiedersi se si può pagare a rate con il reddito di cittadinanza ciò che rientra nei beni di prima necessità.
Di sicuro, fra gli acquisti vietati figurano gli abbonamenti a Netflix (NASDAQ:NFLX), Amazon video o music, Spotify o Sky che prevedono pagamenti con cadenza mensile. Sarebbe comunque in errore il beneficiario che per un eccesso di prudenza o per timore di sanzioni si limitasse ad utilizzare l’importo della card. Ciò perché il mese successivo a quello di ricezione della ricarica si vedrebbe decurtato il denaro non speso fino al tetto massimo del 20%.
Si può pagare a rate con il reddito di cittadinanza?
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Il titolare della carta del RdC ha facoltà di acquistare prodotti alimentare e farmaceutici, elettrodomestici, cellulari, pc, tablet o smartphone, libri, capi di abbigliamento e mobili. Consentito anche il pagamento delle utenze e del canone di locazione, come anche il vino, ma assolutamente vietati restano i superalcolici. Nel novero delle spese consentite rientra l’emissione di un bonifico per onorare la rata del mutuo o dell’affitto.
Ne consegue che non si può pagare a rate con il reddito di cittadinanza, così come non si può richiedere la domiciliazione dei servizi. L’unica modalità consentita per il pagamento di eventuali rate consiste nel ricorso ai bollettini postali previo prelievo di contanti, entro i limiti prefissati.
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