Talvolta, si ci trova in luoghi pubblici e si scattano foto dove vengono riprese anche altre persone. Allora, sorge l’interrogativo: si può fotografare una persona senza il suo consenso? In realtà, non esiste una legge che vieta di scattare foto ad altre persone, purché queste si trovino in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Quindi, è possibile scattare foto ad una persona senza il suo consenso, purchè in un luogo non privato. Tuttavia, di contro, non è possibile diffonderle, divulgarle o, comunque, pubblicarle senza consenso. E’ quanto stabilisce la legge sul diritto d’autore n. 633 del 1941.
L’eccezione
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L’unica eccezione è rappresentata dall’ipotesi in cui la persona fotografata sia famosa. L’art. 97 della indicata legge, infatti, stabilisce che non occorre il consenso della persona ritratta quando la riproduzione dell’immagine è giustificata dalla notorietà o dall’ufficio pubblico ricoperto. Ciò, quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. L’immagine, tuttavia, non può essere esposta o messa in commercio, quando ciò rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione e al decoro della medesima.
Foto in luogo pubblico o aperto al pubblico
Dunque, alla domanda: è possibile fotografare una persona senza il suo consenso, la risposta è affermativa, con i limiti appena indicati. Ciò che è vietato è la diffusione della foto, che invece richiede il consenso espresso della persona ritratta. Se, però, si tratta di foto di massa (ad esempio, il pubblico a un evento), la divulgazione è possibile. In tal caso, però, si devono rendere non riconoscibili le persone, ad esempio, sfocando i volti. Quando, infine, si scattano foto in luoghi privati senza consenso, si scivola nell’illecito. Detto comportamento, inoltre, potrebbe integrare il reato di interferenze illecite nella vita privata, punito con la reclusione sino a 4 anni.
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