Partita IVA e lavoro da dipendente allo stesso tempo è possibile? La situazione di instabilità lavorativa porta spesso la necessità di trovare diversi impieghi per sostenere le spese familiari ed i costi della vita. Accade talvolta che un lavoratore autonomo o un professionista affronti un periodo di penuria economica e che decida di intraprendere un nuovo impiego. Oppure, al contrario, che un lavoratore dipendente desideri arrotondare o dedicarsi ad altre attività che gli richiedono l’apertura di una partita IVA. In circostanze simili è assai frequente che insorga la domanda: si può fare lavoro da dipendente e tenere aperta una partita IVA contemporaneamente? La risposta merita alcune precisazioni che interessano alcuni aspetti fiscali e contrattuali che analizziamo di seguito.
Quando ci si domanda se si può fare lavoro da dipendente e tenere una partita IVA contemporaneamente bisogna analizzare il tipo di impiego in questione. Vi è difatti una forte differenza tra un lavoro come dipendente privato ed uno come dipendente pubblico vincolanti l’apertura della partita IVA. Partiamo dunque dall’analisi dei dipendenti del settore privato e degli obblighi contrattuali che essi hanno. A seguire, analizzeremo invece il caso dei dipendenti pubblici e dei loro principali vincoli contrattuali. In tale maniera, si avrà un quadro chiaro circa l’opportunità di aprire una partita IVA.
Un dipendente del settore privato può aprire una partita IVA?
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Chi lavora nel settore privato ed intende aprire una partita IVA non ha particolari vincoli o limitazioni secondo la Legge. Quello che il lavoratore deve tenere a mente nel momento in cui apre la partita IVA è il cosiddetto “Patto di non concorrenza”. Si tratta di un divieto per il lavoratore di svolgere attività che vadano a concorrere con il proprio datore di lavoro. Tale patto è presente all’interno del contratto di lavoro e si affianca all’obbligo di riservatezza delle informazioni lavorative come prevede l’art. 2105 del codice civile.
Il lavoratore che non rispetti tali obblighi potrebbe andare incontro ad un licenziamento per giusta causa o ad una richiesta di risarcimento. Prestando particolare cura a questi vincoli, si può fare lavoro da dipendente e tenere aperta una partita IVA contemporaneamente se si opera nel settore privato. Relativamente agli obblighi di comunicazione dell’apertura di partita IVA al datore come ci si deve comportare? I dipendenti del settore privato non hanno specifici obblighi di comunicazione circa l’apertura della partita IVA al datore. Ad ogni modo, è consigliabile rendere note le proprie intenzioni in maniera da tutelarsi maggiormente.
I lavoratori dipendenti del settore pubblico
Passiamo ora al caso dei lavoratori dipendenti del settore pubblico. Qui la questione diventa più complessa circa la convivenza tra apertura di partita IVA e pubblico impiego. Si può fare lavoro da dipendente e tenere aperta una partita IVA contemporaneamente in questi casi? Come abbiamo visto per i lavoratori privati, anche gli impiegati nella PA hanno degli obblighi contrattuali che però sono più vincolanti.
In questo settore infatti vige l’obbligo contrattuale di esclusività. Che significa? Il dipendente pubblico ha l’obbligo, da contratto, di prestare servizio in maniera esclusiva per la PA di appartenenza ai sensi del D. Lgs. n. 165/2001. Questa regola, sebbene si applichi nella generalità dei casi, prevede alcune eccezioni. Il classico esempio è quello degli insegnanti pubblici e dei docenti. L’insegnante con contratto a tempo pieno può aprire una partita IVA solo per svolgere la libera professione regolamentata.
Un dipendente del settore privato può aprire una partita IVA?
Inoltre, può esercitare solo se la libera professione è in armonia con le materie che insegna. Immaginiamo ad esempio il caso di un docente di diritto che svolga anche la libera professione in qualità di avvocato. Questa categoria di lavoratori può insegnare e svolgere la libera professione anche se ha un impiego part-time. Un’altra eccezione in cui si supera l’obbligo di esclusività riguarda l’orario di lavoro. Se il lavoratore dipendente ha un impiego part-time presso l’Amministrazione Pubblica, allora può aprire una propria partita IVA. In tale circostanza la parzialità dell’orario prevede che il divieto non sia totalmente applicabile. Qualora tuttavia, il contratto dovesse diventare a tempo pieno, potrebbe decadere tale diritto.
Differentemente da quanto accade nel privato, il dipendente pubblico ha obbligo di comunicazione circa l’apertura della partita IVA. Inoltre, ha l’obbligo di rispettare le seguenti regole: svolgere l’attività professionale fuori dall’orario di servizio; non entrare in conflitto di interessi con la funzione pubblica; non ostacolare lo svolgimento del pubblico impiego. Ecco in quali casi si può fare lavoro da dipendente e tenere aperta una partita IVA contemporaneamente.
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