Dopo il decesso del familiare inabile esiste la possibilità di ereditare la pensione di invalidità? Chi ha assistito il proprio caro e ha dispensato cure con grande investimento emotivo e fisico può fruire dell’assegno pensionistico? Quando dovesse venire a mancare il coniuge che percepiva il trattamento previdenziale di inabilità il familiare non matura forse il diritto al rateo?
E se il soggetto invalido deceduto risultava intestatario dell’indennizzo di accompagnamento il familiare può continuare a percepirlo? Ricordiamo che il sostegno economico per l’accompagnamento presuppone che il richiedente abbia una comprovata difficoltà di deambulazione. Inoltre torna utile sapere se l’eventuale percezione della pensione del deceduto spetta unicamente al caregiver o indifferentemente a tutti gli eredi. Per rispondere a questi e altri interrogativi occorre anzitutto capire quando e se si può ereditare la pensione di invalidità.
Si può ereditare la pensione di invalidità?
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A favore degli eredi del soggetto invalido e titolare di trattamento previdenziale interviene il dettato legislativo. In particolare, è imprescindibile il riferimento alla legge n. 912 del 13 dicembre 1986 relativa al riconoscimento delle quote di pensioni che spettano agli eredi. La legge n. 912 in realtà fornisce chiarimenti in merito all’interpretazione dell’ultimo comma della precedente legge n. 118 del 30 marzo 1971. Ne consegue che, stando all’autentica interpretazione di quest’ultima disposizione, “gli eredi del mutilato o invalido civile, deceduto successivamente al riconoscimento dell’inabilità, hanno diritto a percepire le quote di pensione già maturate dall’interessato alla data del decesso”.
A ciò si aggiunga la sentenza n. 1323/2016 della Corte di Cassazione che fornisce ulteriori disposizioni relative al riconoscimento della pensione agli eredi. Nella sentenza si legge che la quota dell’indennità di accompagnamento spetta anche agli eredi che non hanno mai provveduto ad assicurare assistenza al deceduto. Ciò perché “viene in rilievo non una situazione di assistenza sociale obbligatoria bensì una tipica situazione successoria”
A prevalere quindi è il criterio della successione per cui ad ogni erede spetta una percentuale dell’assegno pensionistico del disabile defunto. Di conseguenza, anche chi non hai erogato cure e trattamenti assistenziali a defunto ha diritto ad una quota dell’indennità di invalidità.