Può accadere di aver emesso un pagamento con Paypal e non sapere come fare per annullare la transazione per la restituzione dei soldi. In realtà, l’operazione di revoca di un pagamento già effettuato non richiede tempi lunghi, soprattutto se risulta non riscosso. Come è noto lo strumento offerto da Paypal è sicuro e ben si presta ad effettuare trasferimento di denaro. Migliaia di consumatori pagano gli acquisti su Amazon, Booking, Ebay ed altri siti di e-commerce con Paypal per evitare il ricorso alla carta di credito.
Il titolare di una carta Paypal potrebbe trovarsi nella condizione di voler bloccare il versamento di una somma di denaro a favore di un destinatario. Potrebbe aver commesso un errore o aver valutato la mancata convenienza del pagamento effettuato. In circostanze simili non vi è alcunché da temere perché si può annullare un pagamento con Paypal: ecco come fare.
Quando non è possibile bloccare il pagamento
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Anzitutto chiariamo quali sono le circostanze in cui non è possibile intervenire sul pagamento effettuato per bloccarlo. Quando emettiamo un pagamento la somma di denaro da noi individuata viene trasferita al destinatario. Ciò non significa che nell’immediato chi dovrebbe ricevere il pagamento lo riscuota. Può difatti accadere che trascorra del tempo prima che il destinatario si impossessi del denaro inviatogli. Se però nello stato del pagamento compare la dicitura “riscosso” significa che la somma è ormai di proprietà del ricevente.
Si può annullare un pagamento con Paypal: ecco come fare
Il titolare della carta Paypal in preda ad un ripensamento può bloccare la riscossione del pagamento da parte del destinatario in due casi. Sull’app Paypal nella sezione “Cronologia” figurano le transazioni effettuate dal titolare. In corrispondenza di ciascuna di esse la dicitura “non riscosso” o “riscosso” a seconda che il pagamento sia andato o meno a buon fine.
Per bloccare un pagamento non riscosso è sufficiente cliccare sull’icona “Annulla” e procedere alla conferma dell’operazione. Identica la procedura da seguire nel caso in cui l’email del destinatario risulti inesistente perché magari non registrato. O anche nell’evenienza in cui subentrino errori nella compilazione della transazione.