Ormai per tutti i pagamenti si è diffuso l’uso del bonifico, sicuro e tracciabile. Ma si può ancora pagare il condominio in contanti? Il rischio è che l’amministratore non versi quei contanti sul conto del condominio o li trattenga per sé. Tra l’altro è noto che ormai vi sia l’obbligo di avere un conto corrente intestato al singolo condominio. Quindi il pagamento in contanti rappresenta comunque un’eccezione. Un’eccezione tuttavia legittima.
Il pagamento in contanti è legittimo a patto che non superi le soglie di legge per la tracciabilità dei pagamenti. Se i contanti, al di sotto di quel limite, possono essere liberamente utilizzati, possono essere usati anche verso il condominio. Oggi il limite è fissato ad euro 2000. Dal primo gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente. Le spese da 1000 euro in su richiederanno strumenti tracciabili. Quindi il pagamento del condominio in contanti sarà ammesso solo fino ad euro 999,99.
Si può ancora pagare il condominio in contanti?
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Nei limiti di cui sopra si. Ma se quei limiti vengono superati rischiano la multa sia il singolo condomino che il condominio che ha accettato il denaro contante. La sanziona varia da euro 1.000 ad euro 50.000.
Cosa deve fare l’amministratore con i contanti
L’art. 1129 codice civile stabilisce l’obbligo per l’amministratore di far transitare ogni somma ricevuta dai condomini o da terzi sul conto condominiale. La norma, si badi bene, non obbliga i condomini a versare le rate su quel conto con bonifico od assegno. L’obbligo è previsto solo per l’amministratore, che deve versare quel denaro sul conto del condominio. Quindi l’amministratore non può gestire un fondo cassa in contanti, nemmeno per le piccole spese di riparazione.
La sanzione per l’amministratore che gestisce contanti
Se invece l’amministratore trattiene una parte di quel denaro in contanti viola l’art. 1129 codice civile. La violazione è talmente grave da giustificare la rimozione dell’amministratore anche con provvedimento del giudice.
Per controllare che le spese transitino dal conto del condominio ogni condomino può chiedere alla banca un estratto del conto corrente. La banca può ovviamente addebitare dei costi per l’operazione.