Si potrebbero prevenire Alzheimer e demenza con una semplicissima attività che possiamo fare tutti in qualsiasi momento senza farmaci

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È stato di recente pubblicato uno studio che se confermato da ulteriori indagini scientifiche potrebbe apportare una piccola rivoluzione nella prevenzione dell’Alzheimer. Come vedremo la soluzione proposta dai ricercatori sarebbe veramente alla portata di tutti. Inoltre non sarebbero previsti farmaci.

Il morbo di Alzheimer, come sappiamo, è una malattia avvilente e terribile per il malato ma anche per la famiglia che si deve prendere cura del proprio caro. La patologia è purtroppo in forte crescita e colpisce su un piano fisico e mentale. Proprio per questo motivo si stanno intensificando gli sforzi della Ricerca e si moltiplicano gli studi universitari sia per individuare una cura ma anche per conoscere meglio i meccanismi della malattia e poterla così prevenire.

Si potrebbero prevenire Alzheimer e demenza grazie alla respirazione: ecco i risultati di una nuova ricerca

Uno studio pubblicato il 9 marzo scorso ha scoperto come una tecnica di respirazione potrebbe andare a ridurre il rischio di sviluppare la malattia. La ricerca condotta dagli scienziati dell’University of Southern California’s (USC) Leonard Davis School of Gerontology, hanno dimostrato come gli esercizi di respirazione portino ad una riduzione della quantità di amiloide-beta nel sangue.

Il morbo di Alzheimer viene proprio associato ad un accumulo della proteina amiloide-beta al di fuori dei neuroni. Non è ancora chiaro il tipo di correlazione specifica fra tale proteina e la malattia ma è cosa certa una concatenazione fra i due fattori. Lo studio americano ha coinvolto un campione di ben 108 persone. Il tipo di respirazione deve avere però tempi e modalità precise. L’esercizio è stato ripetuto per 20 minuti, due volte al giorno. Occorre inspirare per 5 secondi ed espirare per altri 5. Gli effetti chimici sull’organismo sono stati riscontrati dopo non meno di 4 settimane di pratica.

Il potere della respirazione

Non è una novità: respirare fa bene e infatti già Ippocrate affermava che “l’aria pura è il primo cibo”. Alla base di molte discipline come lo Yoga, il Pilates, la meditazione c’è la corretta respirazione. Gli sportivi e chiunque pratichi sport a livello agonistico conosce quanto la respirazione sia alla base di prestazioni migliori. Per non parlare poi ai benefici a livello psicologico. La respirazione aiuta a ritrovare la calma, a superare gli attacchi di panico o semplicemente a placare l’ansia. Grazie alla respirazione ossigeniamo il sangue, miglioriamo la concentrazione e cadenziamo i movimenti.

Cos’è il Rebirthing?

Molte volte non ci rendiamo conto perché il respiro è un automatismo ma respiriamo male, in modo poco profondo. Negli anni settanta del secolo scorso, sempre in California, è stata messa a punto una tecnica che riprende discipline antiche, il rebirthing. Questo metodo si è rivelato efficace per superare traumi e blocchi a livello psicologico.

Grazie ad alcuni esercizi di respirazione particolarmente profonda si vuole ottenere una completa ossigenazione a livello celebrare. In questo modo si andrebbero a sbloccare a livello inconscio aree bloccate del nostro cervello.
In Italia stanno crescendo le scuole di respirazione e si comprende quando quest’ultima influisca su molti aspetti del nostro benessere. Se inoltre ulteriori studi confermassero la scoperta americana, la respirazione assumerebbe ulteriore importanza: si potrebbero prevenire Alzheimer e demenza proprio tramite questa pratica.

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