Il nostro legislatore costantemente attento alla tutela e al sostegno delle persone più in difficoltà col DPCM del 17 dicembre 2020 ha introdotto un’importante misura. Ovvero un contributo fino a 400 euro mensili per un anno a favore delle donne vittime di violenza, il cosiddetto reddito di libertà. In particolare questa importante misura è finalizzata a sostenere le spese per garantire la loro autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale. Nonché il percorso scolastico e formativo dei figli. Tale misura inoltre non è incompatibile con altre misure di sostegno al reddito, come il reddito di cittadinanza.
Già dal mese di novembre scorso, come comunicato dall’INPS, è stata attivata la procedura per richiedere tale sostegno economico. In particolare, la procedura telematica d’acquisizione delle domande da parte dei Comuni. Inoltre successivamente l’INPS aveva informato della possibilità per le Regioni e le Province Autonome di incrementare le risorse loro attribuite con risorse proprie. In tal modo l’INPS avrebbe potuto utilizzare tali risorse per gestire tutte le domande fino ad allora presentate e non accolte per insufficienza di fondi. Ma con il messaggio n. 3363/2022 arrivano buone notizie dall’INPS che confermano lo stanziamento di nuove risorse per il reddito di libertà.
Si potrà fare di nuovo domanda per avere 400 euro al mese per 12 mesi dall’INPS
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Stanziati ben 9 milioni di euro destinati a promuovere percorsi d’autonomia ed emancipazione delle donne vittime di violenza e in condizioni di povertà. In particolare con il DPCM del 1°giugno sono stati definiti i criteri per la ripartizione delle risorse finalizzate a finanziare la misura del reddito di libertà. Queste risorse per gli anni 2021/2022 sono attribuite sulla base della popolazione femminile d’età 18-67 anni residente nei Comuni delle Regioni e delle Province Autonome. Le nuove risorse consentiranno all’INPS di provvedere alla liquidazione delle domande non accolte, secondo l’ordine cronologico, e di accogliere nuove domande. Inoltre resta ferma la possibilità per le Regioni e le Province Autonome di incrementare le risorse loro attribuite con risorse proprie.
Come presentare la domanda per il reddito di libertà
Pertanto si potrà fare di nuovo domanda per avere 400 euro mensili dall’INPS. In particolare le interessate dovranno presentare la domanda all’INPS tramite il Comune di residenza utilizzando il modello già predisposto dall’Ente. Tale modello potrà essere presentato personalmente o mediante un delegato o rappresentante legale per il tramite del Comune di residenza. Si ricorda che il beneficio è rivolto alle donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza e riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali. Pertanto l’interessata nella domanda dovrà allegare l’attestazione della condizione di bisogno ordinaria o straordinaria e urgente rilasciata dal servizio sociale territoriale. Nonché la dichiarazione attestante il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso dall’interessata rilasciata dal legale rappresentante del Centro antiviolenza.
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