Non è raro domandarsi se vi sia un limite che prevede il versamento di soldi in contanti in banca. In questi casi, è possibile che il risparmiatore che nel tempo ha messo da parte un gruzzoletto ogni mese si ponga il seguente interrogativo: si possono versare 5.000 euro in contanti in banca? In tali occasioni è importante capire cosa disciplina la normativa e quali regole è utile rispettare sul piano fiscale.
Come funziona il versamento dei contanti sul conto corrente
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Sul tema del versamento dei soldi in contanti i Tecnici di ProiezionidiBorsa hanno già fornito molte risposte alle più frequenti domande dei Lettori. In un precedente articolo abbiamo ad esempio risposto alla domanda di chi chiedeva: “Si possono prelevare 5.000 euro in contanti?”. Il tema che invece vogliamo affrontare oggi riguarda la presenza di un eventuale limite di versamento del danaro sul proprio conto corrente e le regole che si devono seguire per il 2021.
Molte volte i risparmiatori che hanno una certa quota di risparmi da parte intendono eseguire un versamento dei contanti in banca sul proprio conto corrente. In questi casi, ci si domanda se tale versamento non faccia scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate e la richiesta di giustificare l’atto.
Si possono versare 5.000 euro in contanti in banca?
La risposta alla domanda iniziale merita alcune importanti precisazioni per capire quale sia la logica sottostante gli eventuali accertamenti fiscali. Il versamento di denaro contante sul proprio conto corrente non rappresenta di per sé un’azione illecita o vietata dalla Legge. Differente è la normativa che regolamenta l’uso del denaro contante per pagamenti. Tale azione descrive il trasferimento di denaro presso un altro conto che non sia il proprio, quindi prevede delle regole differenti. Secondo quanto stabilisce la Legge di Bilancio 2019 il limite ammissibile per pagamenti in contanti fino al 31 dicembre 2021 sarà pari a 2.999,99 euro.
Fatta chiarezza su tale questione, vediamo come si possono versare 5.000 euro in contanti in banca sul proprio conto corrente. Il versamento di denaro sul proprio conto, come abbiamo visto, non prevede limitazioni particolari. È tuttavia opportuno precisare che il deposito non giustificato di somme superiori alle proprie capacità finanziarie, potrebbe far scattare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Qualora si versasse una somma in contanti e tali introiti non trovassero corrispondenza nella Dichiarazione dei Redditi, questo potrebbe far scattare i dovuti accertamenti fiscali. Pertanto, ammesso che il versamento di contanti sia eseguibile sul proprio conto corrente, è sempre opportuno giustificare adeguatamente tale deposito. Contrariamente, in caso di attività sospetta, il risparmiatore potrebbe ricevere delle specifiche verifiche fiscalicome prevede l’art. 49 del D. Lgs. n. 231/2007 sulle norme anti-riciclaggio.