Con l’evoluzione tecnologica ed i processi di digitalizzazione, la musica e l’arte in genere sono stati completamente rivoluzionati. Ad esempio, la scomparsa di un supporto fisico e l’utilizzo dello streaming a svantaggio di un disco ha fatto sicuramente perdere valore alla musica.
Basti pensare che prima un cd poteva costare anche 40 mila lire adesso con lo streaming, potrebbero essere considerati dei pezzi di collezione. C’è però una nuova frontiera digitale che potrebbe dare una svolta al mondo dell’arte e della musica.
Nelle prossime righe noi di ProiezionidiBorsa spiegheremo che si possono guadagnare tanti soldi con l’arte e la musica attraverso un modo assolutamente unico che pochi conoscono.
Alla base di questo modo c’è la tecnologica Blockchain
Indice dei contenuti
Innanzitutto, bisogna partire dal concetto di Bitcoin cioè criptovalute scambiabili sul mercato attraverso la tecnologia Blockchain.
Nello specifico, con questa tecnologia è possibile effettuare delle transazioni evitando delle truffe attraverso un controllo decentrato e collettivo.
È letteralmente una catena di blocchi in cui ogni operazione di acquisto e vendita viene registrata come se fosse un libro contabile virtuale. Detto questo, nell’ambito dell’arte e della musica c’è stata una grande rivoluzione in tal senso.
Nuove e particolari criptovalute per l’arte e la musica
Il motivo è rintracciabile nelle NFT ovvero criptovalute che a differenza delle monete come nel caso dei Bitcoin, sono legate a qualcosa di non fungibile. Un’opera d’arte o una canzone rientrano in questa categoria.
Nello specifico gli NFT sono file, in teoria riproducibili all’infinito, ma attraverso la Blockchain se ne può garantire l’autenticità. I primi ad utilizzarli sono stati i deejay ma recentemente anche artisti mainstream come Grimes, Shawn Mendes ed altri li stanno usando.
Le transazioni, infatti sono arrivate quasi a 30 mila in nove mesi per un totale di 42,5 milioni di dollari. A confermarlo Cherie Hu, analista di Music & Water.
La logica che sta dietro agli NFT
Bisogna tenere presente che la logica dietro gli NFT è opposta a quella dello streaming. Infatti, mentre sullo streaming si devono coinvolgere il maggior numero di ascoltatori, con gli NFT il ragionamento è basato sul concetto di scarsità. Infatti, più il bene è scarso e meglio è.
Un esempio è il nuovo album dei Kings of Leon intitolato When You See Yourself. L’album è in streaming su tutte le piattaforme ma allo stesso tempo è anche un NFT.
In questo modo si offre agli utenti che lo vogliono acquistare non solo la musica ma anche altro. In questo specifico caso, un vinile in limited edition, un artwork digitale e alcuni pacchetti speciali per i concerti (ad esempio un posto in prima fila).
Il guadagno degli artisti con gli NFT
Con gli NFT e la Blockchain, un artista può guadagnare sulle transazioni successive puntando sul desiderio delle persone di collezionare oggetti particolari legati all’artista oppure all’opera in sé.
È il concetto di proprietà che è fondamentale e che un collezionista ricerca. Ecco, quindi, che si possono guadagnare tanti soldi con l’arte e la musica attraverso un modo assolutamente unico che pochi conoscono.