Andarsene a zonzo in primavera, quando la natura si risveglia, è assolutamente fantastico. Soprattutto quando ci dirigiamo verso alcuni itinerari in cui il paesaggio è ancora selvaggio e ci caliamo in atmosfere fantastiche, lontano da caos e rumori. Ancora maggiore soddisfazione se questo lo otteniamo a solo pochi chilometri dalla capitale. Via dalla pazza folla, insomma, e immergiamoci in una gita tutta natura. Ne saremo assolutamente estasiati.
Lontano da caos e rumori, immersi nella natura
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La nostra meta è un posto molto particolare in cui avere un incontro assolutamente sorprendente con un’isola che si muove girando in un lago. Non è una magia, ma una delle tante meraviglie che la Natura ha in serbo per noi.
Siamo venuti in Ciociaria, provincia di Frosinone, a conoscere il Lago di Posta Fibreno. Appena arriviamo nelle sue vicinanze, ci accorgiamo subito che qui c’è qualcosa di speciale, una vegetazione fantastica, tutelata dalla riserva regionale di Posta Fibreno. Quando diciamo che la visione è idilliaca, questo luogo lo testimonia alla perfezione.
Qui siamo in zona collinare, nel versante sud dei Monti della Marsica, a neanche 300 metri di altitudine, nelle vicinanze ci sono altre località di incanto da visitare, Sora, ad esempio, o Fontana Liri.
Ma concentriamoci su questo lago. Visto dall’alto (salendo nel Comune omonimo, a 420 metri di altezza), ha una curiosa forma allungata, una specie di L, rovesciata e arrotondata, in una estensione di circa 30 ettari. La sua è un’origine carsica, cioè le acque che lo alimentano arrivano da tante sorgenti provenienti dalle rocce calcaree tutto intorno. Quello che non manca è proprio l’acqua, limpida e fredda, anche d’estate, al massimo livello in primavera.
Si muove girando in un lago a pochi chilometri da Roma quest’isola incredibile da visitare assolutamente per chi vuole rimanere estasiato
Passeggiando sul lungolago, mentre gruppi di folaghe sono indifferenti al nostro stupore, la superficie lacustre è uno specchio azzurro-verde che lascia intravedere al di sotto tanta vegetazione. Ci sono erbe, rami, torba, e sono loro che si uniscono per formare un’isola galleggiante, in continuo movimento da un punto all’altro del lago, spinta dalle correnti e dal vento. È lei, nel suo girovagare senza fretta, che emoziona noi visitatori, lasciandoci senza parole.
Poiché però una gita fuori porta non è perfetta senza provare i sapori del luogo, arriva il momento di una sosta di gusto, in uno dei locali tipici. Il menu, ovviamente, è a base di pesce di acqua dolce, come gli spaghetti bianchi alla trota (qui c’è quella chiamata Campione del Fibreno) che delizia anche arrostita e alla griglia.
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