“Si investe quando il sangue scorre per le strade, anche se è il vostro”. Sapete che è una frase storicamente pronunciata? Sapete che è diventata il mantra di un grandissimo investitore, il più grande di tutti i tempi? No? Continuate a leggere.
E’ il 1815, mese di giugno. Ci troviamo in Belgio, nei pressi del villaggio di Mont Saint-Jean. Si stanno per affrontare due eserciti, quello britannico e quello francese. Più tardi, nel tardo pomeriggio, l’arrivo di un terzo esercito, quello prussiano, salverà i britannici e condannerà definitivamente i francesi. La situazione appena esposta è chiaramente quella della Battaglia di Waterloo, dove i britannici erano comandati da Lord Wellington, i francesi da Napoleone, ed i prussiani da von Blucher. La sconfitta segnò il definitivo tramonto dell’imperatore corso, ed il suo esilio a Sant’Elena, come ben sappiamo.
Perché questa battaglia è così importante, anche finanziariamente?
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E cosa ha a che fare con la frase “Si investe quando il sangue scorre per le strade, anche se è il vostro”? Beh, come molti episodi storici particolarmente significativi, anche la Battaglia di Waterloo è circondata dall’alone del mito e della leggenda.Una delle più famose è quella che circonda (non a caso) una ben nota famiglia di banchieri, i Rothschild. La leggenda narra che Nathan Mayer Rothschild seppe prima di tutti del risultato della vittoria britannica e prussiana a Waterloo.
Invece di compare sui mercati, a Londra, in attesa che la notizia diventasse di dominio pubblico, vendette quasi tutto quello che aveva. Si diffuse così, prestissimo, la voce che …”Rothschild sa”. Tutti vendettero come faceva lui. Un attimo prima che la notizia fosse resa pubblica, il banchiere ricomprò non solo tutti i suoi averi, ma anche quelli degli altri. La leggenda termina dicendo che il guadagno di Rothschild fu di un milione di sterline dell’epoca. Volete sapere quanto sarebbe oggi? 89 milioni e 625 milioni di sterline.
Si investe quando il sangue scorre per le strade, anche se è il vostro
Naturalmente è tutto falso. La leggenda ha origine antisemitiche (i Rothschild, come tutti sanno, sono ebrei), ed è rintracciabile per la prima volta nel 1846, in Francia (quasi ovviamente). Il capitale dei Rothschild salì parecchio, ma in un periodo molto più lungo. La svolta era già avvenuta prima di Waterloo, quando Nathan Mayer, il patriarca del ramo britannico della famiglia, negoziò un accordo per fornire denaro all’esercito di Wellington. La famiglia ha realizzato enormi profitti per un certo numero di anni grazie a questo finanziamento governativo, adottando una strategia ad alto rischio. Strategia che prevedeva anche operazioni di cambio, speculazioni sui prezzi delle obbligazioni e commissioni.
Ecco quindi l’origine dell’espressione “si investe quando il sangue scorre per le strade, anche se è il vostro”. Significa essere scaltri abbastanza da rischiare di entrare sui mercati finanziari, e di investirvi, quando tutto va male, o sembra tale. Quando le chance e le probabilità sembrano contro chi vuole investire. Invece, anche se controintuitivo, cioè contrario al pensiero comune, investire sui mercati quando le cose vanno male è proprio ciò che bisogna fare.
Si compra quando i valori sono bassi, per poi rivendere quando sono più alti.
E’ così ovvio che questa frase, ed il susseguente atteggiamento vincente, sono diventati il mantra, il credo di Warren Buffett, il finanziere americano considerato unanimemente il più grande investitore value di tutti i tempi.
In effetti, a pensarci bene, Buffett ha solo messo in pratica quello che il più grande investitore prima di lui, uno dei Rotschild, aveva intuito fosse la migliore strategia possibile. “Be greedy when others are fearful, and be fearful when others are greedy”. “Siate avidi quando gli altri hanno paura, ed abbiate paura quando gli altri sono avidi”. Questo è il mantra di Buffett. La lezione di Nathan Mayer Rotschild applicata perfettamente per una vita.