Hai dei soldi fermi sul conto corrente da investire in modo sicuro nel lungo periodo? Potresti scegliere tra BTP scadenza tra 12 anni oppure un Buono fruttifero 3×4, ma uno dei due offre guadagni decisamente più elevati.
Se hai dei soldi sul conto corrente che devi investire nel lungo periodo in modo sicuro, può scegliere tra titoli di Stato oppure Buoni fruttiferi postali. Entrambi sono garantiti dallo Stato, ma hanno rendimento diversi. Uno dei due strumenti generalmente ha un rendimento molto maggiore. Immaginiamo di dovere investire 15.000 euro per 10/12 anni, ecco su quali strumenti puntare e quale porta guadagnai maggiori.
Caratteristiche del BTP scadenza aprile 2035
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I BTP, ovvero i Buoni del Tesoro Poliennali, sono titoli di stato emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il BTP scadenza aprile 2035 (Isin IT0005508590) è un BTP con scadenza a lungo termine, ovvero con una vita residua di poco meno di 12 anni. È stato emesso di recente e ha una cedola annua del 4%. Il suo rendimento è legato al flusso cedolare e alla differenza tra prezzo di acquisto e di vendita, o di rimborso, che avverrà alla pari.
Caratteristiche dei Buoni fruttiferi postali 3×4
I Buoni fruttiferi postali, invece, sono titoli di risparmio emessi da Poste Italiane. Il Buono fruttifero 3×4 in particolare, ha una durata di 12 anni. La denominazione 3×4 deriva dalla modalità di pagamento degli interessi. Questi sono pagati ogni 3 anni. Il disinvestimento è possibile in ogni momento, ma se avviene prima della scadenza del triennio si perdono gli interessi maturati fino a quel momento.
Vantaggi e svantaggi della scadenza aprile 2035
I BTP si possono vendere in qualsiasi momento sul mercato obbligazionario come i Buoni postali. Ma a differenza dei Buoni fruttiferi, si ottengono gli interessi maturati fino a quel momento. In secondo luogo, i BTP offrono un rendimento potenzialmente più elevato rispetto ai Buoni fruttiferi postali. Tuttavia, i BTP sono soggetti alla volatilità del mercato obbligazionario e quindi il loro valore può fluttuare notevolmente nel tempo. Solo alla scadenza si ha la certezza di ottenere un rimborso pari al valore nominale. I BTP godono di una fiscalità agevolata.
Vantaggi e svantaggi dei 3×4
I Buoni fruttiferi postali sono uno strumento finanziario sicuro e a basso rischio, emesso da Cassa Depositi e Prestiti controllata dal Ministero dell’economia. Offrono un tasso d’interesse crescente per tutta la durata dell’investimento. Ma, come sopra accennato, gli interessi vengono conteggiati ogni 3 anni. Se l’investitore decide di vendere il Buono postale prima della scadenza del triennio, perde gli interessi maturati dalla scadenza del triennio precedente. Anche i Buoni postali godono di una tassazione agevolata e non sono soggetti a imposta di successione.
Si guadagna di più investendo nel BTP o nel Buono postale?
Quindi avendo 15.000 euro da investire per un lungo periodo, supponiamo 12 anni, si guadagna di più col BTP 2035 o col Buono fruttifero 3×4? Entrambi hanno la stessa scadenza ma rendimenti ben diversi. Investendo 15.000 euro nel Buono fruttifero, a scadenza si otterranno 20.050 euro, quindi un guadagno netto di 5.050 euro.
Il guadagno col BTP dipende dal prezzo di acquisto. Al momento della stesura dell’articolo il prezzo era di 97,51 euro. Acquistando 15.000 euro nominali del BTP a questi prezzo si sarebbero spesi 14.650 euro comprensivi di commissioni. Poiché a scadenza si riceverebbero 15.000 euro, il guadagno in conto capotale sarebbe di 350 euro. A questo va aggiunto il flusso cedolare pari a 525 euro ogni anno, in totale 6.300 euro netti. La somma dei due guadagni porta a una cifra totale di circa 6.600 euro. Ecco che abbiamo scoperto che tra i due prodotto finanziari si guadagna di più investendo sul BTP.
Naturalmente l’investimento per 12 anni è impegnativo. Chi ha dei tempo stretti, per esempio 12 mesi con alcuni prodotti finanziari potrebbe per massimizzare guadagni in un solo anno