Era dal massimo di luglio, da cui ebbe inizio il ribasso durato fino a fine ottobre, che non si vedevano tre settimane di fila al rialzo. Quindi, si conferma lo slancio al rialzo dei mercati azionari americani, ma settimana prossima potrebbe essere decisiva. Come vedremo dai grafici successivi, infatti, se sul giornaliero, infatti, tutti gli indicatori sono impostati al rialzo, sul settimanale l’inversione completa non si è ancora concretizzata. Per la settimana prossima, quindi, bisogna essere molto attenti e valutare ogni segnale di debolezza che potrebbe anticipare un’inversione di tendenza.
Si conferma lo slancio al rialzo dei mercati azionari americani, ma settimana prossima potrebbe essere decisiva: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 17 novembre a quota 34.947,29, in rialzo dello 0,01% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al rialzo dell’1,94%
Time frame giornaliero
A livello giornaliero le prime due sedute della settimana sono state eccezionali. La spinta propulsiva al rialzo, però, si è affievolita nelle ultime tre sedute di contrattazioni quando le quotazioni hanno dovuto affrontare la forte area di resistenza a 34.930. Da notare che questa area di resistenza già a luglio aveva frenato l’ascesa delle quotazioni e dato il la’ al ribasso terminato a fine ottobre.
Le prossime sedute, quindi, potrebbero essere decisive per capire se il rialzo continuerà secondo lo scenario mostrato in figura oppure le quotazioni invertiranno al ribasso.
Time frame settimanale
La chiusura settimanale ha visto una nuova conferma della forza già espressa nelle settimane precedenti e di confermare la rottura del livello in area 33.289 precedentemente rotto al rialzo. A questo punto potrebbero esserci tutte le condizioni per una ripresa del rialzo. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 36.149. In questo caso il Dow Jones potrebbe dirigersi verso gli obiettivi indicati in figura e toccare quota 40.000, un livello mai raggiunto in precedenza.
Una nuova chiusura settimanale inferiore a 33.289, invece, potrebbe favorire una ripresa del ribasso.
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