Il limite di pagamento e incasso di soldi in contanti scatterà dal prossimo 1° luglio e riguarderà somme superiori ad una definita soglia. Multe, sanzioni e severissimi accertamenti non escluderanno alcun contribuente. Il Fisco è pronto a sguinzagliare i propri cani da caccia alla ricerca degli inadempienti e di chi, ignaro della limitazione imposta, cadrà in errore. Vediamo cosa non si dovrà fare dal prossimo luglio per non pagare le sanzioni previste.
L’uso di contanti prevede un limite e delle sanzioni per la violazione
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Con l’approvazione del nuovo decreto fiscale si restringe la libertà concessa ai risparmiatori sull’utilizzo del contante. Pagare o ricevere denaro by cash costerà multe da far accapponare la pelle: le sanzioni andranno da 3 mila a 50 mila euro per chi supera la soglia limite imposta.
Secondo quanto prevede la normativa fiscale, gli scambi di denaro in contante non potranno superare il valore di 2 mila euro. Anche un centesimo in più farà scattare i controlli del Fisco e le multe a chi ha violato la regola. Non saranno ammesse deroghe né ripensamenti, le multe scattano alla prima violazione della sanzione e seguono dei controlli dai quali nessuno sfugge. Negli accertamenti previsti, sarà incluso tanto chi paga quanto chi riceve denaro contante superiore alla soglia imposta. I pagamenti superiori al limite soglia saranno consentiti solo attraverso mezzi tracciabili: bonifici, carte di pagamento o assegni. Attenzione anche ai possibili accertamenti fiscali retroattivi che avranno luogo nel corso del tempo. Per sapere di quanti anni indietro il Fisco va a scavare le informazioni, si può leggere qui.
Cosa cambierà nella vita di tutti i giorni?
Severissimi controlli del Fisco per chi paga o riceve contanti dal 1° luglio. Tutto questo come si traduce nell’uso quotidiano che si fa del denaro? Chiunque voglia: saldare il conto dal dentista, o dare un acconto per la nuova auto, o comprare un televisore non potrà pagare in contanti oltre il limite. I controlli scatteranno in maniera automatica e coinvolgeranno: tanto il rivenditore o il professionista che ha incassato oltre la soglia, quanto il comune cittadino che ha acquistato il prodotto.
Severissimi controlli del Fisco per chi paga o riceve contanti dal 1° luglio: per i pagamenti a rate come funzionerà?
Per quanto riguarda i pagamenti a rate si potranno applicare delle deroghe. Se il saldo di una prestazione risulta eccedente la soglia imposta, allora non scatteranno i controlli ad alcune condizioni. Immaginiamo di dover pagare un nuovo elettrodomestico 3 mila euro. L’importo complessivo, come evidente, supera il limite imposto a partire dal 1° luglio. Se, però, paghiamo in 3 rate da mille euro, allora non dovrebbero scattare i controlli previsti. Questo perché la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 vieta il trasferimento in unica soluzione di quote di contante oltre i 2 mila euro.
Attenzione però a dilazionare i pagamenti per eludere i controlli. In questo caso non si escludono ulteriori accertamenti per movimentazioni sospette. Al contrario, non si configura la violazione se la rateizzazione è il risultato di un accordo negoziale.
Si rammenta che rientra ugualmente tra i poteri dell’Amministratore valutare, caso per caso, l’eventuale sussistenza di elementi sospetti e degni di indagine.