Dopo una breve fase di debolezza seguita alla fiammata dei prezzi che aveva portato il prezzo del petrolio a 130 dollari al barile, le quotazioni hanno ripreso a salire. Questo nuovo movimento rialzista, già in essere da alcune settimane, ha portato le quotazioni in prossimità di area 120 dollari e potrebbe continuare ancora per molto tempo. Tuttavia, settimana prossima il petrolio potrebbe essere chiamato a una nuova prova di forza.
Sul suo percorso, infatti, si staglia un ostacolo che, se superato, potrebbe portare il prezzo barile a 160 dollari.
Due sono le notizie che questa settimana hanno condizionato l’andamento delle quotazioni. Il blocco delle forniture del petrolio russo che vogliono decidere i Paesi Europei ha determinato importanti strappi al rialzo. D’altra parte la decisione dei Paesi membri dell’OPEC+ di aumentare la produzione di petrolio avrebbe dovuto contenere l’aumento dei prezzi. Soprattutto alla luce di un dollaro americano molto forte. Tuttavia, la notizia non ha avuto l’impatto sperato in quanto, secondo alcuni analisti, il livello di produzione di molti Paesi è già al limite e potrebbero non essere in grado di implementare le decisioni prese.
Settimana prossima il petrolio potrebbe essere chiamato a una nuova prova di forza: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il petrolio (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 3 giugno a quota 118,87 dollari, in rialzo dell’1,71% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo del 3,30% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
La prova di forza cui è chiamato il petrolio settimana prossima è chiaramente visibile sul grafico giornaliero. Le quotazioni, infatti, hanno raggiunto il I obiettivo di prezzo in area 120,60 dollari e sono alle prese con il superamento di questo livello.
Una chiusura giornaliera superiore a questo livello, infatti, potrebbe aprire le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 137,96 dollari. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 155 dollari.
La mancata rottura della resistenza potrebbe determinare un ritracciamento fino in area 113,97 dollari. Solo una chiusura giornaliera inferiore a 109,87 dollari, però, farebbe invertire al ribasso la tendenza in corso.
Time frame settimanale
Anche sul settimanale vale quanto detto sul giornaliero. Una chiusura settimanale superiore a 118,93 dollari, infatti, potrebbe aprire le porte al raggiungimento del I obiettivo di prezzo in area 161 dollari. A seguire, poi, gli altri obiettivi sono quelli indicati nel riquadro rosso.
La mancata rottura della resistenza, invece, potrebbe fare scattare una proiezione ribassista con obiettivo più probabile in area 85 dollari.