Settimana prossima capiremo se le azioni ENI possono partire per un rialzo del 50%. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni si trovano a dover affrontare una resistenza, area 12,78 euro, che ha una duplice valenza.
Da un lato questo livello rappresenta il primo ostacolo prima del raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 14,5 euro della proiezione rialzista in corso. Dall’altro questa resistenza si trova in corrispondenza dei massimi del 2021 sui quali si è arrestata in passata la spinta rialzista.
Andando più nel dettaglio, però, notiamo come la chiusura settimanale sia più favorevole ai rialzisti. L’ultimo prezzo della settimana (12,79 euro), infatti, è stato di pochissimo superiore alla resistenza in area 12,78 euro. Inoltre, lo Swing Indicator ha dato un segnale di acquisto come ormai non se ne vedevano da novembre 2020.
Qualora questo break rialzista dovesse essere confermato, le quotazioni si spingerebbero verso il II obiettivo di prezzo in area 14,5 euro e a seguire verso area 17,32 euro (III obiettivo di prezzo).
In caso contrario, chiusura settima prossima inferiore a 12,78 euro, si potrebbe tornare in ribasso almeno fino in area 11,72 euro (I obiettivo di prezzo). Solo una chiusura settimanale inferiore a questo livello, poi, farebbe definitivamente abbandonare lo scenario rialzista.
Per il lungo periodo, come scritto nel report annuale le azioni ENI dovrebbero continuare il loro percorso rialzista anche nel 2022.
La valutazione del titolo ENI
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La società gode di livelli di valutazione interessanti con un EV/Sales ratio relativamente basso rispetto ad altre società del settore. Infine, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.
L’attività del gruppo, poi, ha un notevole potenziale di crescita. Ci si aspetta, infatti, che il fatturato vada in forte crescita secondo le previsioni di Standard & Poor’s, con un aumento di circa 66% di 2023.
Un altro punto a sostegno di un investimento su ENI è il rendimento del suo dividendo. Il 22 settembre il titolo ha staccato un dividendo con rendimento di oltre il 6% confermando una tradizione rispettata anche negli esercizi precedenti. Anche le prospettive sono molto buone. Secondo gli analisti, infatti, nei prossimi anni il rendimento del dividendo di ENI dovrebbe essere superiore al 6,5%.
Secondo gli analisti che si occupano del titolo il giudizio medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 12,4% circa.
Settimana prossima capiremo se le azioni ENI possono partire per un rialzo del 50%: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 7 gennaio a quota 12,79 euro in rialzo dell’1,11% rispetto alla seduta precedente.