‘Settimana convulsa nei Mercati’, il commento settimanale su Macro e Micro economia del Vecchio Grimm

'Settimana convulsa nei Mercati', il commento settimanale su Macro e Micro economia del Vecchio Grimm

Commento settimanale del vecchio Grim. Macro e Micro. Usa: una settimana convulsa tra growth scare, positioning avverso, derivate col segno opposto, culminata col reality show Trump/Zelensky. Europa, so far so good, ma il reality di cui sopra la pone ora in stand by at the best: we will see. Cina/Hk, positioning favorevole, forse la sorpresa positiva 2025: we will see.

Usa: in settimana, dati macro piuttosto deludenti, escalation sui dazi con Europa per quanto temporalmente ondivaga, oltre a un Musk che in pompa magna asserisce “se non tagliamo la spesa pubblica l’America fallisce”: un cocktail da growth scare.

La possibilità che l’inflazione si situi strutturalmente sopra il 2%, il pce yy al 2.5% che la prima delle 3/3 di Bessent, quella del gdp growth, nel primo semestre si situi sotto il 3%, ricorda in the investor mind the growth scare dell’estate scorsa, quando il nasdaq 100 subì una correzione di circa il 15% circa.

Il positioning, prevalentemente lunghi equity usa dei mesi scorsi (nasdaq in primis) e corti bonds da contrarian indicator, col DeMark che segnalava già la scorsa settimana “red light”, ha corroborato l’ “expect the unexpected”, dove in genere si perdono/guadagnano i soldi a seconda se si è nel crowd trade o meno.

In settimana nasdaq 100 che plana a -10% circa dai max, col recupero da rsi in oversold delle ultime 2 h delle seduta di ieri.

Decennale Usa che plana al 4.20%, sotto i minimi di un ipotetico range 4.25% /4.75%, flattening della curva, dissipando almeno nel breve l’ aspettativa di una inflazione/ crescita sostenuta , che lo avrebbe potuto portare vicino alla pericolosa barriera del 5%.

Per usare una metafora calcistica, un contropiede, che ha fatto male a chi ha giocato all’olandese , lungo equity col nasdaq in primis, salvando sul pari o quasi ytd chi ha lasciato in difesa qualche difensore value – Nucor, cnh per citare qualche nome-che hanno trovato in settimana la sponda favorevole di un pmi m sopra 50, mentre quello dei servizi è stato sotto le stime, 49,7 contro 53(e) , a riprova di dati tra il misto e/o bearish per la prospettica gdp growth in Usa.

Operativamente che fare?

Il mio scenario di base resta quello che ho più volte indicato nelle scorse settimane di un trading range 4.25/4.75 del decennale, venderei bond lunghi ora in quanto siamo sul limite inferiore; parimenti siamo solo all’ inizio di una sovraperformance dei 493 titoli dell’ s&p vis a vis M7 .

Non penso che questi ultimi siano sul picco degli utili ma è possibile che per i prossimi mesi siano nel classico choppy trading a seconda che si dia enfasi alla derivata prima o seconda degli utili dei M7 .

Il derby tra i 2 Dan / Dan Niles e Dan Ives penso si concluda con un nulla di fatto – parità- nei prossimi 6 mesi; poi si vedrà.

Dan Niles da enfasi sequenzialmente alla decrescita di eps growth di M7, derivata seconda minore di zero, mentre Dan Ives di Wedbush, alla derivata prima maggiore di zero, con crescita eps per i M7 sostenuta, da cui buy ogni deep.

A mio avviso, in medio stat virtus, nel senso che talvolta il mercato darà ragione al primo Dan – come sta accadendo da qualche settimana, complice anche la growth scare macro- talaltra al Dan / Wedbush, col suo buy ogni deep tech .

La mia bias a favore dei restanti 493 s&p trova un fondamento rispetto ai M7 oltre che per relative valuation, soprattutto per una riduzione prevista quest’ anno del gap di earning momentum tra i 2 comparti , quindi go for broadning.

In settimana gli ottimi risultati di Nvidia better than sia correnti che prospettici , con qualche minima negativita’ da margini, non sono riusciti a cambiare il mood nasdaq negative ; positioning avverso anche per Nvidia presumo , ma non solo, forse ci si aspettava ancora di piu’ in termini di earning surprise.

Condivisibile l’ opinione di chi reputa cheap il titolo a 26 volte gli utili contro i 35 di walmart e/o a 1 standard deviation sotto la sua media storica di p/e a 10 anni ( Jeffrey).

Europa/Cina

andamento mercati europa cina

Europa, dove il DeMark in “red light” e il reality show di Trump Zelensky , che interessa più l’Europa che gli Usa, potrebbero portare a ridimensionare il catalyst positivo dell’imminenza di fine guerra in Ucraina; per alcuni commentatori invece il reality al contrario accelererebbe la fine del conflitto , con la definitiva uscita di scena di Zelesky; altri adducono a una “conclusiva” mediazione di pace di Erdogan.

Davvero non saprei, mi basta sbagliare nel mio campo, figuriamoci da sedicente politologo .
Il mio “we will see” sottointende il rilievo di una situazione fluida che aumenta l’ incertezza da geopolitics, soprattutto per i risk asset europei.

In questo contesto qualche presa di profitto sull’ equity in Europa ci potrebbe stare; rimarrei comunque investito sulle banche del Sud Europa, quali Intesa, che grazie ai lauti dividendi cash + buy back prospettici, mi sembrano un po’ come le biciclette dei bambini a doppia rotella , ovvero con downside molto limitato.

Cina

DeMark in “red light” a hk / Cina come in Europa ; peraltro la politica di Xi più favorevole al settore privato, con conseguente miglioramento di sentiment da animal spirit, positioning favorevole, relative valuation infra regional cheap, positioning opposto a quello Usa negli ultimi mesi (china not investable equity mkt di qualche mese fa), potrebbero favorire l’afflusso di liquidità dall’estero che it is going international, vista la sovraperformance ytd sia di Europa che Hk / Cina vis a vis Usa equity mkt.

Anche in questo caso il mio “we will see” dubitativo s’impone perché in Cina resta una fragilità macro di fondo, e la situazione potrebbe rapidamente evolvere in senso opposto, anche per qualche escalation Trumpiana da dazi.

Un overweight di Alibaba, nonostante + 70% ytd – tipico da liquidity mkt driven, molto volatile – ci sta ; buy convinto perché ancora cheap in termini di relative valuation (fondamentali) con gli altri 3 pianeti dei miei 4 (per il buy convinto) che si allineano, ovvero positioning, catalyst ed earning momentum.

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