Sono periodo molto movimentati per il mercato valutario condizionato dalla crisi che sta colpendo il settore bancario fortunatamente, almeno per il momento, non in maniera sistemica. Non deve, quindi, sorprendere la settimana a due facce per il cambio euro dollaro. Basti pensare all’accavallarsi di notizie nel corso della settimana: crisi Credi Suisse, aumento dei tassi della FED, crisi Deutsche Bank. In un simile contesto diventa molto complicato fare previsioni di lungo periodo. L’unico faro per non andare a sbattere nel mare in tempesta dei mercati valutari è quello dell’analisi grafica. Bisogna, infatti, monitorare i livelli chiave in chiusura di time frame per capire quale potrebbe essere il movimento successivo più probabile.
Settimana a due facce per il cambio euro dollaro: chi vincerà tra tori e orsi? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il 24 marzo la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0758, in ribasso dello 0,71% rispetto alla seduta precedente. La settimana ha chiuso al rialzo dello 0,89%.
Time frame giornaliero
Il trading range all’interno del quale le quotazioni si sono mosse per molte sedute è stato finalmente rotto al rialzo dando forza all’euro che è arrivato a quotare 1,09 contro il dollaro. Questo break rialzista è arrivato dopo cinque sedute consecutive al rialzo e dopo una performance in termini di incremento percentuale come non se ne vedevano da oltre due mesi.
Le ultime due sedute della settimana, però, hanno evidenziato una certa debolezza dell’euro, complice il caso Deutsche Bank, che, però, ha resistito alle pressioni ribassiste appoggiandosi sull’area di supporto a 1,075. Fino a quando questo livello resisterà alle pressioni ribassiste l’euro potrebbe continuare il suo rialzo fino in area 1,12.
In caso contrario si potrebbe tornare nuovamente sui minimi annuali in area 1,05.
Time frame settimanale
Da dicembre 2022 le quotazioni del cambio euro dollaro si stanno muovendo all’interno di un range molto limitato individuato dai livelli 1,0536 e 1,0869.
A questo punto solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.