Gli italiani hanno fatto le classiche vacanze estive nonostante le paure per il contagio del coronavirus. Gran parte della popolazione ha ripreso a lavorare conscio di ritrovarsi ad affrontare un settembre fiscale di fuoco con 257 adempimenti.
Gli italiani nei prossimi trenta giorni devono districarsi tra versamenti, dichiarazioni, comunicazioni. I commercialisti hanno annunciato già da tempo uno sciopero. Gli italiani non hanno un buon rapporto con le scadenze fiscali. La situazione si complica ancora di più in vista dei 257 adempimenti da fare. Le date fatidiche sono cinque: 16, 21, 25, 28 e 30 settembre.
174 adempimenti il 16 settembre
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Il 16 settembre va cerchiato rosso: in questa data gli italiani devono fare fronte a 174 adempimenti. Vediamo quali sono i principali. Per questa data vanno fatti i versamenti tra rate di saldi e acconti Irpef, Ires e Irap. Per quest’ultima tassa vanno contemplati anche gli adeguamenti agli indici sintetici di affidabilità fiscale Isa. Entro il 16 settembre vanno pagati gli acconti Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata non soggetti a ritenute alla fonte.
Contribuenti e intermediari devono inviare all’Agenzia delle Entrate la liquidazione periodica Iva relativa alle operazioni effettuate nel secondo trimestre 2020.
La scadenza del 21 settembre
Le imprese elettriche hanno l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate il dettaglio dei dati relativi al canone Tv addebitato, accreditato, riscosso.
Cosa fare entro il 25 settembre
Le società entro il 25 settembre devono presentare gli elenchi riepilogativi (Intrastat) delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese ad agosto. Tre giorni più tardi c’è la scadenza per le persone fisiche non obbligate all’invio telematico della dichiarazione dei redditi, per sanare la mancata presentazione.
Si chiude il 30 settembre con 45 adempimenti
L’ultimo giorno del mese di settembre fa tremare i polsi. I contribuenti hanno la scadenza di 45 tipologie di versamenti legati a rate di imposte autoliquidate. Inoltre vanno spedite le domande per i soggetti interessati al riparto della quota del cinque per mille. Non è finita: vanno inviate le richieste di rimborso Iva assolta in altri stati membri Ue per citare qualche altro adempimento. Non per ultimo il 30 settembre si chiude l’ultima finestra temporale per l’invio dei modelli 730. Dopo il caldo di agosto per gli italiani si presenta un settembre fiscale di fuoco con 257 adempimenti.