Conto alla rovescia per il Bonus 200 euro, la misura una tantum introdotta dal legislatore in seno al Decreto Aiuti del 18 maggio. Con questa indennità l’Esecutivo è venuto incontro al caro prezzi che stanno vivendo i contribuenti italiani nel 2022. L’inflazione, infatti, impoverisce le famiglie a parità di stipendio nominale. Inoltre crea danni irreparabili anche sui soldi liquidi parcheggiati, ad esempio, sul libretto postale o sul conto corrente bancario.
Com’è noto l’indennità arriverà a luglio per migliaia di pensionati e lavoratori alle dipendenze. Vediamo di fare chiarezza su cosa serve per rientrare tra i beneficiari del Bonus 200 euro.
Chi ha diritto al pagamento del Bonus 200 euro nella busta paga di luglio
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Il Decreto Aiuti ha stabilito quali sono i requisiti da possedere per i vari aventi diritto. Riguardo ai lavoratori e le lavoratrici dipendenti, i principali paletti da rispettare sono i seguenti:
- l’aver beneficiato, per almeno una mensilità nei primi 4 mesi del 2022, dell’esonero contributivo dello 0,8%. Ricordiamo che si tratta dell’agevolazione contributiva prevista dall’ultima Legge di Bilancio 2022 (art. 1, comma 121, Legge n. 234);
- non risultare titolari di nessuno degli altri trattamenti previsti dall’art. 32 del decreto. La norma serve per evitare la ripetizione del beneficio.
Pertanto, al rispetto di tutti i requisiti di Legge il Bonus 200 euro arriverà direttamente con la busta paga di luglio 2022. Il Bonus ai lavoratori e alle lavoratrici, sia tempo determinato che indeterminato, arriverà per il tramite del datore di lavoro e non dell’INPS.
Ancora, l’indennità spetta anche nel caso in cui la retribuzione della mensilità di competenza risulti pari a zero in conseguenza di eventi tutelati. Si pensi ai congedi o al caso degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto, sorti a seguito della sospensione del rapporto di lavoro.
Servono 3 informazioni dalle lavoratrici e dai lavoratori a tempo determinato o indeterminato per avere i soldi del Bonus 200 euro
Come anticipato, il riconoscimento del Bonus 200 euro segue diversi sentieri a seconda del beneficiario. In merito ai dipendenti privati, occorre che essi rilascino una dichiarazione firmata al proprio datore di lavoro. Un prospetto nel quale la lavoratrice o il lavoratore attesti principalmente che:
- non sia un percettore del reddito di cittadinanza;
- non essere titolare di nessun rapporto pensionistico;
- di ricevere una sola volta l’indennità nel caso in cui l’interessato/a sia titolare di più rapporti di lavoro in essere.
Le ragioni
Dunque, servono 3 informazioni dalle lavoratrici e dai lavoratori a tempo determinato o indeterminato per vedersi accreditare il Bonus. Si tratta di 3 dichiarazioni che mirano semplicemente a un unico fine: quello di evitare la ripetizione del beneficio in capo a uno stesso soggetto.
Nessun obbligo di dichiarazione, invece, per i lavoratori pubblici. In tal caso, infatti, saranno l’INPS e il MEF ad appurare che il dipendente pubblico in questione abbia o meno diritto all’indennità.
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