Senza queste dichiarazioni di responsabilità gli invalidi e i beneficiari della Legge 104, rischiano la sospensione o la perdita di pensione, accompagnamento o assegno sociale

INPS

Molti considerano le dichiarazioni reddituali tipiche della campagna RED dell’INPS come l’adempimento necessario a conservare il diritto a delle prestazioni. Ed hanno ragione senza dubbio. Ma questo adempimento non è l’unico. Infatti esiste anche la dichiarazione di responsabilità, necessaria per i titolari di prestazioni assistenziali INPS per continuare a percepirle. Ed anche in questo caso la scadenza è imminente. Ancora pochi giorni per produrre all’INPS la documentazione necessaria ed evitare di incorrere nella sospensione delle prestazioni o addirittura nella revoca dei benefici.

Senza queste dichiarazioni di responsabilità gli invalidi e i beneficiari della Legge 104, rischiano la sospensione o la perdita di pensione, accompagnamento o assegno sociale

Per i pensionati che hanno una parte della pensione collegata al reddito, entro il 21 marzo 2021 occorre presentare il modello RED. Bisogna comunicare i redditi relativi all’anno fiscale 2020. Un adempimento necessario per  quanti non sono tenuti a presentare annualmente le dichiarazioni dei redditi classiche. Ma non c’è solo il modello RED che scade il 21 marzo prossimo. Per alcuni titolari di determinate prestazioni occorre provvedere anche all’invio delle dichiarazioni di responsabilità. Si tratta dei modelli ICRIC, ICLAV e ACC.AS/PS. L’adempimento riguarda i titolari di:

  • indennità di accompagnamento;
  • indennità di frequenza;
  • assegno di invalidità;
  • assegno sociale;
  • pensione sociale.

Cosa dichiarare per non perdere il diritto ad alcune prestazioni

Non basta comunicare i redditi quindi per continuare a percepire alcune prestazioni. L’INPS ha bisogno di alcune dichiarazioni utili alla verifica dei requisiti utili ai beneficiari di queste indennità, per continuare a percepirle.

Il modello ICRIC  deve essere presentato ogni anno dai titolari dell’indennità di frequenza o di accompagnamento. Il modello serve per comunicare all’INPS eventuali periodi di ricovero presso strutture pubbliche o private e se a pagamento o gratuite. Invece il modello ICLAV invece, riguarda i titolari di assegno di invalidità. Tale dichiarazione serve per comunicare la permanenza dello stato di inoccupazione o i redditi prodotti da una attività lavorativa. Il modello ACC.AS/PS riguarda i titolari di assegno o pensione sociale. Nella dichiarazione oltre a riportare eventuali ricoveri in strutture pubbliche o private, occorre confermare la residenza stabile e continuativa sul territorio italiano.

Senza queste dichiarazioni di responsabilità gli invalidi rischiano davvero tanto. Per presentare le dichiarazioni i canali sono sempre gli stessi e cioè quelli telematici INPS. Si può fare tutto in autonomia, collegandosi con le proprie credenziali al sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Servono lo SPID, la CIE o la CNS. Credenziali queste utili anche per chi intende utilizzare il canale telefonico dell’INPS. In alternativa si può adottare la via dei CAF e dei professionisti abilitati ad operare dietro delega da parte dei diretti interessati.

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