Senza proroga addio alla prescrizione dei farmaci dematerializzata

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Non tutti lo sanno ma le ricette dematerializzate con cui i medici inviano la prescrizione dei farmaci via mail o sms ha una scadenza. Si tratta infatti di una norma transitoria presa durante il periodo del Covid per evitare lunghe file negli ambulatori. Che scadrà a fine 2022. E senza un a proroga non si potrà più utilizzare a partire dal 1 gennaio 2023

In piena emergenza Covid si doveva fare in modo che non si formassero assembramenti. E per evitarli negli ambulatori dei medici di base si sono abolite, temporaneamente, le prescrizioni dei farmaci cartacee. Basta, ad oggi, telefonare al proprio medico e chiedere il medicinale che occorre. E arriva una ricetta dematerializzata via mail, per SMS o tramite fascicolo elettronico.

Poi si va in farmacia e si ritirano i propri farmaci. Ma senza proroga addio alla prescrizione dei farmaci in questo modo. Si dovrà tornare alla studio del medico a fare la fila per avere i propri medicinali, prima di andare in farmacia.

Via mail, per SMS o tramite fascicolo elettronico è ora possibile ricevere la ricetta-proiezionidiborsa.it

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La norma è in scadenza, serve una proroga

Dando per scontato che si trattasse di una novità che durasse per sempre, nessuno si è posto il problema. Ma la norma che ha introdotto le prescrizioni dematerializzate scade il 31 dicembre 2022. E senza proroga dal 1 gennaio 2023 bisognerà tornare di persona all’ambulatorio del proprio medico a ritirare la prescrizione cartacea.

Un enorme passo indietro, questo, sia secondo i medici di base che secondo il parere dei farmacisti. Visto che la norma oltre a evitare assembramenti ha semplificato l’accesso ai servizi della sanità. Per questo si chiede non solo che la norma sia prorogata ma resa addirittura strutturale.

I medici sono oberati di lavoro e sono sempre meno

Quello di cui bisogna tenere conto, tra le altre cose, è che i medici di base hanno sempre più assistiti e sono oberati di lavoro. Inoltre, mancano medici in tutta Italia e al pensionamento di un medico di base trovarne uno disponibile diventa un’impresa titanica. Soprattutto se lo si cerca almeno accessibile dalla propria abitazione.

Prorogare al ricetta dematerializzata, quindi, sarebbe un modo non solo per sgravare queste figure professionali da carichi burocratici, ma anche un modo per non dover tornare indietro tecnologicamente di due anni per la prescrizione dei medicinali.

Un enorme passo indietro sia secondo i medici di base che secondo i farmacisti-proiezionidiborsa.it

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Senza proroga addio alla prescrizione dei farmaci dematerializzata, le previsioni a riguardo

In ogni caso non bisogna disperare. Il tema della proroga della norma è sul tavolo e potrebbe trovare spazio nel Decreto Milleproroghe. Filippo Anelli, presidenze della Federazione nazionale dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, si dice ottimista al riguardo. E pensa che il ministro della Salute mostrerà sicuramente l’attenzione necessaria a un argomento così delicato. Che riguarda sia i medici che i pazienti.

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