Senza nemmeno il preavviso, il datore di lavoro può legittimamente licenziare in tronco il dipendente per questo comportamento

dimissioni

Uno degli elementi più importanti del rapporto di lavoro è la fiducia. Perché un Ente pubblico, una società, un’azienda, piccola o grande, funzionino bene, è necessario che si instauri un rapporto di fiducia tra i lavoratori. Senza un solido rapporto di fiducia è molto complesso il lavoro di gruppo. E senza un efficiente lavoro di gruppo è molto difficile che qualsiasi attività umana abbia successo. Il codice civile è consapevole dell’importanza del rapporto di fiducia che si deve instaurare nell’ambiente lavorativo.

È vero che il datore di lavoro ha tutta una serie di obblighi nei confronti del dipendente e se non rispetta  tali obblighi è sanzionato severamente. È anche vero, però, che il dipendente deve comportarsi, nei confronti del suo capo, in maniera corretta. Deve essere leale e rispettare i suoi obblighi contrattuali. Non è solo una questione di professionalità e di moralità. È una questione di grande importanza legale. Infatti, il datore di lavoro può licenziare il dipendente che viola gravemente i suoi obblighi contrattuali.

Il rapporto di fiducia è fondamentale

Senza nemmeno il preavviso, il datore può licenziare il suo dipendente quando venga meno il rapporto di fiducia. Lo dice l’articolo 2119 del codice civile, quando prevede il licenziamento per giusta causa. Infatti, entrambe le parti di un contratto di lavoro possono recedere prima della scadenza, e senza preavviso, quando si verifica una causa che rende impossibile la prosecuzione. Più in particolare, stiamo parlando della forma più grave che esiste di licenziamento.

Questo licenziamento è causato da un comportamento così grave del dipendente che spezza la fiducia con il suo capo. E questo non può accettare che prosegua il suo lavoro. I giudici hanno chiarito che per quanto il licenziamento sia immediato, è necessario, comunque, un certo tempo per gli accertamenti necessari. Occorre, cioè, che il datore di lavoro si assicuri che il dipendente ha effettivamente compiuto il fatto incriminato.

Senza nemmeno il preavviso, il datore di lavoro può legittimamente licenziare in tronco il dipendente per questo comportamento

Ha parlato del licenziamento in tronco, o per giusta causa, la Corte di Cassazione con la recente ordinanza 19165 del 2022. I giudici hanno ritenuto del tutto legittimo il licenziamento di un lavoratore che si firmava e pagava da solo ore di straordinario e i permessi retribuiti. Il dipendente, in ragione della particolare fiducia riposta in lui dal capo, aveva una grossa autonomia organizzativa. Questo ha reso il suo comportamento infedele ancora più grave. I giudici hanno spiegato che, in casi come questo, viene meno il vincolo fiduciario tra capo e dipendente. Il datore può quindi legittimamente licenziare in tronco il lavoratore senza nemmeno il preavviso.

Approfondimento

Il datore di lavoro rischia la reclusione e un grosso risarcimento anche se il dipendente si comporta in questo modo scorretto e imprevedibile

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