Senza Legge 104 e 100% di invalidità l’erede perderà il diritto a questo assegno INPS anche presentando la domanda

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La normativa italiana prevede delle tutele per gli eredi del pensionato che viene a mancare. Il primo beneficiario della pensione di reversibilità è sempre il coniuge. Ma il beneficio potrebbe spettare anche ad altri eredi come ad esempio figli, sorelle, fratelli, nipoti e genitori a patto che rispettino determinate condizioni.

Per quanto riguarda i figli la pensione ai superstiti viene erogata nel caso siano minorenni. Ma anche nel caso siano maggiorenni, fino a 26 anni, e studenti. Il beneficio potrebbe spettare anche a figli maggiorenni che non studiano ma in questo caso è richiesta la totale e permanente inabilità. Senza legge 104 e 100% di invalidità, però, all’erede non spetta nulla.

Pensione di reversibilità ai figli

Come abbiamo anticipato la pensione di reversibilità può spettare anche il figlio maggiorenne a patto che sia totalmente e permanentemente inabile al lavoro. Questo significa che deve avere almeno il 100% di invalidità. Ma non solo perché deve risultare essere a carico del genitore al momento del decesso.

Se il figlio conviveva con il pensionato deceduto, il carico è presunto e quindi non servono ulteriori accertamenti. Se invece il figlio al momento del decesso aveva residenza diversa è necessario dimostrare che genitore provvedeva i suoi bisogni.  Attenzione, il carico che si intende nella normativa della pensione ai superstiti non è lo stesso del carico fiscale. Si tratta di una sorta di vivenza a carico, visto che alla prole è consentito anche avere redditi propri che superano i 2.841 euro. Ma cosa accade se il figlio invalido non ha Legge 104 e invalidità al 100% al momento del decesso del genitore?

Senza Legge 104 e 100% di invalidità l’erede perderà diritto a questo assegno INPS anche presentando la domanda

Per il diritto alla pensione di reversibilità non è necessario che il figlio sia titolare di Legge 104. Non è richiesto, infatti, questo ulteriore riconoscimento per avere diritto all’assegno che l’INPS riconosce ai superstiti.

La prestazione richiede soltanto l’invalidità civile al 100% ovvero impossibilità a svolgere qualsiasi proficuo lavoro. Se al momento del decesso del genitore il figlio, pur essendo invalido, non aveva certificato il 100% di inabilità non avrà diritto alla pensione di reversibilità.

Anche se questa percentuale gli venisse riconosciuta in un secondo momento dopo la perdita del genitore. La tutela, quindi, non spetta indistintamente a tutti i figli invalidi, ma solo quelli totalmente inabili al lavoro. Ma l’inabilità in questione deve essere stata riconosciuta prima della morte del genitore. In caso contrario al figlio non spetterà nessun assegno previdenziale come reversibilità del genitore.

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