Le tanto sospirate ferie stanno ormai arrivando. Anche il mese di maggio ce lo stiamo lasciando alle spalle e con giugno si inaugura ufficialmente il periodo delle vacanze. Finiscono le scuole e tanti nonni si portano via i nipotini per iniziare a far fare loro un assaggio di mare o montagna. Tanti italiani, in estate, si muovono per andare verso qualche isola greca, attratti dal fascino di quella terra. Magari abbiamo pianificato il viaggio per tempo in aereo ed abbiamo trovato qualche occasione o sfruttato qualche trucco per trovare i voli a prezzi stracciati. Eppure, faremmo male a non considerare le sorprese che il nostro Paese riesce, ogni volta, a regalarci.
Anche in Italia possiamo trovare una piccola versione della Grecia
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Perché l’Italia è capace di sorprenderci con luoghi spesso insoliti e poco conosciuti. Oltre ad accoglierci sempre con una cucina speciale che tutto il Mondo ci invidia. Ad esempio, sembra una piccola Grecia questa perla di rara bellezza, che si trova in Italia e che mantiene un’antica tradizione. È un piccolo paese di circa 2.200 abitanti e sembra che il suo nome derivi dalla parola di origine greca “sterna” che significa cisterna. Infatti, in questo posto ci sono quattro grandi cisterne che potrebbero confermare questa tesi. Altri, invece, lo ricollegano alla vecchia usanza delle donne di questo luogo di battersi il petto (sterno).
Al di là delle origini del nome, questa suggestiva località di rara bellezza è un gioiello di origine romanica. Sono stati ritrovati, infatti, anche frammenti di ceramica risalenti al III e V secolo d.C., a testimonianza di quel passato. Anche se, fino ai primi anni del ‘900, si potevano ammirare dei menhir, risalenti a un insediamento del Neolitico.
Sembra una piccola Grecia questa perla di rara bellezza ideale per le vacanze con un’antica tradizione e gustosi piatti tipici
Ci troviamo nel cuore della Grecia salentina, a circa 18 chilometri da Lecce, precisamente a Sternatia. E, la sua caratteristica, è che in questa particolare terra si parla ancora un idioma di origine greca, il griko. Il centro abitato ha stradine suggestive che ci affacciano verso un angolo di storia, a partire dai segni che la ricordano come antica fortificazione. Porta Filìa, (porta dell’amicizia, della pace), che è accanto a un tratto di mura, è, infatti, l’ultima superstite della cinta muraria cinquecentesca. Tra le tante cose da vedere, una volta entrati nel centro storico, c’è l’antico frantoio ipogeo che risale al XV secolo. Qui, i “trappitari” lavoravano per lunghe settimane senza uscire alla luce del sole.
Così come da ammirare è certamente Palazzo Granafei, castello trasformato in residenza baronale nel XVIII secolo. Bellissima è la Chiesa Maria Santissima Assunta, mentre, per un caffè, ci si potrà sedere a piazza Umberto I. Qui potremo mangiare i mustaccioli, biscotti speziati, ricoperti di glassa. Tanti i piatti tipici della tradizione pugliese, come “fave e cicoria” o “uovo alli spunzali”. Insomma, per cercare un piccolo angolo di Grecia, dove ancora parlano il griko, dobbiamo recarci nel cuore del Salento, a Sternatia.
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