Quando facciamo una passeggiata per boschi e sentieri notiamo molte piante belle e profumate che ci circondano e ci attirano. Molte assomigliano davvero tanto ad altri fiori o arbusti che abbiamo visto più volte durante le nostre passeggiate. Ma in realtà sono altamente pericolose per l’uomo e nascondono insidie da non sottovalutare.
Una di queste si trova proprio in questa stagione e va evitata assolutamente, per non incorrere in problemi di salute anche gravi. Vediamola con l’aiuto della Redazione di ProiezionidiBorsa.
Una pianta tanto bella quanto pericolosa
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Se dovessimo notarlo, teniamoci bene alla larga dal Daphne mezereum. Chiamato più comunemente fior di stecco, è un arbusto che cresce soprattutto negli ambienti montani e tra i boschi. Arriva fino a un metro di altezza, ha dei fiori tendenti al violaceo e delle bacche di un rosso acceso, più raramente bianche o gialle. Il fusto è invece di color simile al grigio o al rosa. Sembra un comune ribes ma è una delle piante più velenose in Italia a cui prestare la massima attenzione.
Sembra un comune ribes ma è una delle piante più velenose in Italia a cui prestare la massima attenzione
Il Daphne mezereum non va assolutamente toccato. Sia i frutti che la corteccia secernono un veleno molto tossico prodotto dalla mezereina. Basta entrarne in contatto per veder la propria pelle arrossarsi e riempirsi di vesciche.
Ma il rischio più grave è quello di ingerirne le bacche, perché scambiate per frutti di bosco. Questo può causare forti disturbi gastrointestinali come diarrea, appendicite e salivazione eccessiva. Si dice che nei casi più gravi l’ingestione di molte bacche possa condurre anche alla morte.
In caso di avvistamento, il primo consiglio è ovviamente sempre quello di non avvicinarsi. Qualora dovessimo entrarvi in contatto e notare dei sintomi anche lievi, non esitiamo a dirigerci verso il primo pronto soccorso della zona.
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