Che sia una festa, un incontro di lavoro o una semplice cena fra amici, quando ci si trova seduti a un tavolo si potrebbe pensare che non ci siano regole. Oppure, ancora peggio, si pensa di conoscere e di rispettare proprio quelle sbagliate. Capita infatti, fin troppo spesso, di fare degli errori semplici e molto comuni che il galateo della tavola ci chiede invece di evitare. A quel punto, non sarà servito a niente aver scovato la ricetta più cremosa e buona di sempre. Inconsapevolmente, potremmo aver compromesso tutto con qualche comportamento considerato “poco carino” dagli esperti di bon ton.
Qualche errore da non commettere a tavola
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A pranzo o a cena, il vino è sempre una buona compagnia. Molti, infatti, sono alla ricerca dei trucchetti migliori per scegliere sempre un’ottima bottiglia. Tra i tanti errori che si commettono seduti di fronte a un buon pasto troviamo sicuramente quello di usare il cosiddetto “Cin Cin” come brindisi, alzando in alto i calici. Questa espressione, frutto della moda orientale che ha spopolato nel secolo passato, non si addice proprio alle situazioni formali. Il galateo richiede, invece, di alzare i calici con un piccolo cenno discreto e (se proprio necessario) accompagnarlo con un augurio sincero e motivato.
Un altro errore poi potrebbe essere anche quello di chiedere il sale. Secondo la tradizione il sale era la moneta dell’antichità: quindi chiedere il sale quando non presente sulla tavola è un gesto scorretto nei confronti del padrone di casa. Non solo perché riveliamo di non aver apprezzato il cibo che ci è stato offerto ma anche perché potremmo metterlo in difficoltà nel caso lo avesse finito.
Sembra strano ma in realtà non dovremmo mai dire questa frase prima di mangiare perché sarebbe davvero poco carina
Per finire, l’errore forse più comune in assoluto che si compie quando ci si siede insieme a tavola è quello di augurare buon appetito. Sebbene si possa pensare di essere cortesi ed educati con questo gesto tanto comune, in realtà si sta facendo proprio il contrario. Storicamente incontrarsi attorno a una tavola imbandita era un’occasione per conversare, conoscersi e scambiare idee. Soprattutto durante i banchetti nelle grandi case nobili non si arrivava mai affamati a una tavola formale, poiché il cibo era solo di accompagnamento. Ne consegue, quindi, che augurare l’appetito era visto come un augurio non corretto e superfluo. L’inizio di un pasto dovrebbe invece avvenire in modo naturale seguendo un primo accenno del padrone o della padrona di casa. Certo ad alcuni di noi comunque sembra strano ma in realtà non sbaglieremo mai ad evitare questi piccoli grandi errori.
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