Pessimismo e ottimismo. Due modi peculiari di elaborare le situazioni. Soprattutto quelle future. L’essere umano è per sua natura portato a fare delle previsioni su quello che accadrà. È fisiologico, infatti, pensare alle conseguenze delle proprie azioni. L’intelligenza consiste nel mettere in atto un comportamento adattivo che dia i risultati sperati.
Ma in che modo si verifica tale prefigurazione? Di sicuro non si tratta di preveggenza. Si può parlare di esame di realtà e di consapevolezza delle proprie potenzialità. L’autostima è una caratteristica importante all’interno di queste dinamiche.
Ci sono al mondo persone che tendono a vedere sempre il lato positivo delle cose. Altre, invece, si concentrano sulle probabili conseguenze negative delle proprie azioni.
Sembra strano ma è così e da oggi in poi abbiamo una spiegazione anche scientifica al fatto che molti vedono nero e sono pessimisti per il futuro.
Genetica e DNA
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Ogni cellula del corpo umano contiene DNA. L’acido deossiribonucleico è alla base della vita. La trasmissione del patrimonio genetico avviene proprio tramite questa sostanza.
Il DNA porta un numero enorme di informazioni. Il colore degli occhi o dei capelli. L’altezza, la disposizione del grasso corporeo. Il genere. Si organizza in filamenti chiamati cromosomi. L’uomo ne ha 46. A volte, però, possono esserci anche delle complicazioni. Basti pensare alla trisomia 21 o sindrome di Down.
Ultimamente si sta studiando in maniera approfondita l’apporto della genetica nella personalità.
Sembra strano ma è così e da oggi in poi abbiamo una spiegazione anche scientifica al fatto che molti vedono nero e sono pessimisti per il futuro.
Un gene particolare
Un gene è la parte attiva del DNA. Esso si trova sui cromosomi e codifica determinate proteine. Queste ultime vanno a costituire il fenotipo di ogni persona. Si parla di caratteristiche fisiche o psicologiche che si mostrano nella vita di tutti i giorni.
In particolare, uno studio della Columbia University ha individuato una variazione del gene ADRA2b. Tale variazione predisporrebbe gli individui a vedere il mondo in maniera più cupa e negativa. Il pessimismo è una naturale conseguenza. Si può affermare, quindi, che esiste una predisposizione genetica al pessimismo.
Si ricorda, tuttavia, che ogni essere umano è un mondo a sé. A prescindere dal patrimonio genetico, l’uomo è l’unico artefice del proprio destino.