Sembra paradossale ma l’esercizio fisico che facciamo per dimagrire potrebbe non funzionare senza questo accorgimento

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Per molti di noi il nuovo anno inizia, dal punto di vista psicologico e pratico, a settembre dopo la lunga pausa estiva. A settembre ricominciano tutte le attività e, con esse, ricomincia lo stress della quotidianità. Un ottimo metodo per scaricare la tensione accumulata durante la giornata e di rimanere in forma è fare attività fisica. Non è necessario andare in palestra: esistono dei metodi gratuiti e semplicissimi da praticare anche a casa, per rimanere in forma. Una camminata può aiutare a prevenire la demenza e l’Alzheimer e, addirittura, camminare all’indietro è un ottimo esercizio per la coordinazione e l’equilibrio.

Al netto di tutte queste considerazioni però, la maggior parte di noi fa esercizio fisico con il proposito di dimagrire, o per lo meno di mantenere la linea.  Purtroppo, secondo un recentissimo studio, non sempre è abbastanza. Sembra paradossale infatti, ma l’esercizio fisico che facciamo per dimagrire potrebbe non funzionare senza questo accorgimento per rimediare.

Le calorie e kilocalorie

Tutti abbiamo sentito parlare di calorie: ma cosa sono? La caloria è una unità di misura (come il grammo o il metro) dell’energia. In particolare è definita come la quantità di calore (da cui deriva caloria) necessario per aumentare la temperatura di 1 grammo di acqua di un grado (da 14,5°C a 15,5°C). Lo IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), dà diverse definizioni di caloria. Nella settore alimentare, si usa la kilocaloria (kcal) ovvero 1000 calorie come unità di misura. Nel linguaggio comune però si tende a usare sempre la parola “caloria” generando molta confusione. Quando leggiamo le etichette sugli alimenti, quello che stiamo leggendo sono in realtà le kilocalorie di quell’alimento.

Sembra paradossale ma l’esercizio fisico che facciamo per dimagrire potrebbe non funzionare senza questo accorgimento

Secondo uno studio pubblicato su Current Biology (Careau V et al, 2021), le persone che fanno esercizio fisico per dimagrire, non sempre riescono a perseguire il loro intento e, in alcuni casi, addirittura ingrassano.

Questi risultati non sono dovuti a una mancanza di volontà o a un errore dell’allenamento. Si tratta piuttosto di una compensazione dell’organismo nel contrastare la perdita di peso e di energia (le kilocalorie di cui abbiamo parlato in precedenza). Si è scoperto infatti che, in uno sforzo di diversi giorni, in cui l’energia viene spesa durante l’esercizio, il corpo tende a spenderne il meno possibile quando si trova a riposo. Cerca cioè di compensare le perdite durante l’esercizio, diminuendo le perdite da fermo.

La soluzione al paradosso

A questo punto c’è l’aspetto più paradossale dello studio. La compensazione che svolge il nostro organismo è tanto più marcata quanto più il soggetto è obeso. In altre parole, una persona obesa che cerchi di fare esercizio per perdere peso, perderà in realtà meno peso di quello che si aspetterebbe. Non si sa bene perché questo succeda e sono necessari ulteriori studi per capirne le cause.

La soluzione è più facile a dire che a farsi. L’esercizio fisico a sé può poco se non rientra in un modo generale di vivere. Questo comprende una dieta equilibrata (o una dieta dimagrante sotto controllo medico); comprende un rallentamento degli stress della quotidianità; ancora comprende una vita lontano dallo smog; comprende anche l’esercizio fisico con sforzi diversi. In questo quadro, il dimagrimento sarà graduale e duraturo e il benessere evidente.

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